Guida essenziale al Paese delle Merdaviglie.
Se dovessi descrivere l’Italia ad un non-italiano da che parte mi rifarei? Ci sono innumerevoli punti di vista. Loro non ci capiscono. Ci considerano assurdi. Neanche noi ci capiamo e pure ci consideriamo assurdi. Ma se considerassimo l’italianità al pari di una regola grammaticale di una lingua diversa dalla nostra la troveremmo complicatissima, contorta… cavillosa. Allora occorre un -trucchetto- che permetta di descrivere questo paese in poche parole, un trucchetto che possa essere tenuto a mente senza disperdere l’attenzione.
Da che parte rifarsi? Quale inquadratura scegliere? Possiamo dire che questo è il paese dove un raccomandato passa sempre avanti ad un non raccomandato. Dove più di metà del territorio è controllato dalla criminalità organizzata. Il paradiso degli stronzi. Il paese più incolto fra quelli industrializzati. Il paese dove quelli che dovevano proteggere la popolazione dai terroristi hanno protetto i terroristi dalla popolazione. Dove più di metà dei dipendenti pubblici non fa un cazzo gravando sulle spalle di quelli che si fanno il culo. Ma mentre i primi sono sindacalizzati e protetti i secondi sono precari a progetto. Il paese industrializzato con la minore libertà per i giornalisti. Con il record di donne ammazzate.. e così via per ore, fino alla nausea. Ma è pure (come mi ha fatto notare un non italiano) il paese dove se parli con qualcuno non parli con una macchina…
Davvero, il nostro è un paese merdaviglioso nel senso che è pieno di cose meravigliose, ma si ostina a rimanere un paese di merda.
Allora cari forestieri benvenuti nel paese delle merdaviglie.
Ma quale è la regola aurea per capire il paese delle merdaviglie? La regola che se non ci nasci non potrai afferrare da solo… La regola che sintetizza l’Italia intera… Eccola: l’Italia è il paese dove vince SEMPRE l’ingiustizia. Sempre, ricordalo.
L’ingiustizia non vince solo in Italia è vero. Ma in Italia vince SEMPRE. In ogni caso. In molti paesi vince l’ingiustizia dei ricchi su quella dei poveri. Oppure l’ingiustizia di una etnia su un’altra… In Italia questo succede, ma il concetto è esteso. L’Italia ha democratizzato l’ingiustizia.
Se sei un delinquente non è detto nemmeno che tu debba essere ricco o potente; nei confronti di una persona onesta vinci tu… Poi se sei ricco è ancora più facile, chiaro. Più una cosa è ingiusta più funziona. Ecco tutto.
Per comprendere a pieno il sentimento di merdaviglia ci viene incontro la lingua inglese con un termine che ho imparato ieri: tantalizing. Che significa sì allettante, tentatore, stuzzicante… ma in qualche modo irraggiungibile. E’ questa opportunità di vivere in un paese meraviglioso che si ha sempre ad un palmo di mano e che fa di noi un paese merdaviglioso.
Gli scettici diranno: no troppo facile ! Esistono paesi dove l’ingiustizia è più palese che in Italia. Vero! Verissimo! In questi paesi l’ingiustizia è palese. Nel paese delle merdaviglie no! L’Italia ha la costituzione più bella del mondo, ma questo non crea problemi a nessuno tanto non deve essere rispettata. L’Italia è in grado di formulare i migliori pensieri di giustizia del mondo. Gli italiani sono fortissimi nelle rappresentazioni. Ma la giustizia per gli italiani rimane qualcosa tipo la virtù cattolica: qualcosa di lontano, di astratto… una favola per i bambini. E come nella “migliore” tradizione cattolica più si decantano celestiali virtù più ci si sente legittimati ad essere dei merdosi totali. Quindi, sì l’ipocrisia ci aiuta, ma non è questa la regola, ricordate, la regola è che: l’ingiustizia vince sempre o per vie legali o per vie illegali, per forza, per abitudine, per paura, per ignoranza o anche per amore.
Ecco, amici stranieri, extracomunitari o no, io non sono in grado di insegnarvi una lingua complessa come l’italiano in cinque minuti, ma l’Italia sì; basta questa semplice regoletta. Se vi aiutate con alcune caratteristiche che sono sicuro conoscerete anche dal vostro paese di origine (e tanto più è disastrato il vostro paese di origine tanto più risulterà semplice) non avrete alcuna difficoltà a capire il Paese delle Merdaviglie.