Esempio di notizia circolante: Parlamentare israeliana: bisogna uccidere tutte le madri palestinesi.
Una traduzione del discorso completo: Il nemico è il popolo palestinese.
Sta circolando sui social network una dichiarazione (che in realtà è una citazione) distorta di questa gnocca qua accanto che, per inciso, è deputata di un partito di estrema destra israeliano. La versione diffusa della traduzione in cui la parlamentare inviterebbe ad “uccidere tutte le madri palestinesi” è talmente… “rozza” da far pensare ad un false flag messo in giro da le stesse agenzie sioniste. La tecnica è semplice: si sfrutta la viralità di cui godono le info super-sensazionali sui SN. Si aspetta che si alzi un vespaio e poi una volta gonfiata la notizia si lascia che si sgonfi da sola, oppure basta uno spillo e bumm…
Certo non sono sicuro che sia un atto di guerra mediatica e non piuttosto una gonfiatura autoinnescata o, peggio, una distorsione della propaganda araba (di solito eccellente negli autogol)… ma conoscendo i miei polli non li sottovaluto.
Ho sempre nutrito il sospetto che alcune false immagini di morti e feriti palestinesi siano state divulgate volutamente e con lo stesso metodo per fornire argomenti DALLA propaganda sionista ALLA propaganda sionista. Una volta gonfiata la notizia si sgonfia lasciando l’impressione diffusa che tutto quello che proviene dall’informazione indipendente che mostra l’aggressione israeliana sia una bufala o comunque sospetta di manipolazione.
Questo caso è esemplare perché la dichiarazione falsa è “solo” una “sparata isterica”, mentre quella vera è ancora più agghiacciante, inaccettabile e veicola una distorsione della storia e della realtà.
Un invito a tutti/e coloro che GIUSTAMENTE si stanno adoperando per far circolare notizie/informazioni/immagini del massacro israeliano a diffidare delle notizie super-emozionali ed a controllarle quando possibile. Questa è una guerra (anche) di propaganda, facciamo attenzione.
Restiamo umani e anche svegli.