(Della serie: Belle Epoche)
"Esiste, credo, un terzo gruppo di procedure che consentono il controllo dei discorsi. Non si tratta questa volta di padroneggiare i poteri ch’essi portano con sé, da di scongiurare gli accidenti della loro apparizione; si tratta di determinare le condizioni della loro messa in opera, di imporre agli individui che li tengono un certo numero di regole, e di non permettere così a tutti di accedervi. Rarefazione, questa volta, dei soggetti parlanti; nessuno entrerà nell’ordine del discorso se non soddisfa a certe esigenze o se non è, d’acchito, qualificato per farlo. Più precisamente: tutte le regioni del discorso non sono egualmente aperte e penetrabili; alcune sono saldamente difese (differenziate e differenzianti), mentre altre sembrano quasi aperte ai quattro venti e poste, senza preliminare restrizione, a disposizione di ogni soggetto parlante."
Michel Foucault -L’ordine del discorso-, 2 dicembre 1970