Stavo pensando che scripta manent, ma il gattino col cappellino, il cagnolino con gli occhialetti e il criceto che cerca di ingropparsi il pupazzetto ottengono sempre più diffusione rispetto a qualsiasi riflessione uno si sbatta di fare.
Stavo pensando ai palloni gonfiati. A quelli che non sopportano di vedere il prossimo in pace. Che c’hanno l’ego usuraio e se lo coprono con idee più grandi di loro.
A quelli dei favolosi anni ’60 che corrono a cento all’ora per veder la bimba sua… Che gli c’è rientrato di credere di esser bravi a far tutto, compreso la rivoluzione, mentre, invece, imparavano a scegliere oculatamente fra le offerte del mese al supermercato.
Poi pensavo a quelli che son critici e democratici a casa loro, ma gli altri si possono anche ciucciare qualche dittatura, purché anti-imperialista e farla poco lunga.
Pensavo che ogni cosa contiene anche il proprio contrario. Che siamo figli di tutto ciò che abbiamo fatto, ma almeno nipoti di tutto ciò che non abbiamo potuto fare.
Stavo pensando che c’è chi crede che basterebbe che ci incazzassimo tutti tantissimo.
Stavo pensando che tutto questo odio non è che sia servito poi a molto e che la stima si usura facilmente.
Poi stavo pensando anche a qualcosa che mi sono dimenticato.
Si vede che non era importante.
Gianni ::: ottobre 2012 :::