L’inverno arabo in poche frasi.
La Siria. L’ultimo bastione del partito Ba’th sta per cadere. E’ la fine del social nazionalismo arabo. L’altro paese in cui questa forza politica (tutt’altro che democratica) è stata al potere era l’Iraq. Anche per la Siria inizia il carosello delle armi chimiche. I servizi USA sospettano che ve ne siano come l’avevano sospettato, a suo tempo, in Iraq. Questo sospetto lasciò dietro di sé un paese distrutto, un milione di morti e la divisione del paese in aree etniche. Gli USAUDITI si stanno liberando definitivamente del panarabismo.
Mettiamo a fuoco una cosa. Gli USA flirtano con gli islamisti a vari livelli da sempre. E’ un’alleanza tutt’altro che sacra, ma è un’alleanza solida. Quando si parla di USA si parla di dollari e quando si parla di dollari si parla di petrolio. Le due cose non vanno viste separate. Gli stati del petrodollaro sono i feudatari imperiali per l’area. E sono coloro che armano la mano delle forze ribelli in Siria. Sono coloro che hanno richiesto la testa di Gheddafi. Tramite i loro media hanno appoggiato la così detta “primavera araba”.
Gli USA appoggiano gli islamisti perché essi non rappresentano nessun pericolo per il potere imperiale. Li hanno appoggiati in Afghanistan, in Iraq, in Algeria ancora prima e in maniera indiretta li appogginao in quasi tutti gli scenari di conflitto del medio oriente. Questo d’altronde è il segreto inconfessabile dei partiti islamisti e della loro retorica teo-fascista e nazionalpopolare, di essere da sempre la quinta colonna di quell’imperialismo tanto deprecato nei discorsi ufficiali.
Gli USA appoggiano gli islamisti perché sono utili. Sono in grado di arrivare alle masse. Sono anticomunisti e pur di attuare il loro progetto dittatoriale sono disposti ad ampie concessioni verso chi li appoggia. I regimi islamisti che dovrebbero instaurarsi -che si stanno instaurando- in tutto il medio oriente con la sponsorizzazione delle petro-monarchie sono paragonabili ai regimi militari in america latina negli anni ’70. Solo che sono più popolari. Hanno presa sulle masse ed hanno a disposizione enormi mezzi di comunicazione.
Gli USA appoggiano i fratelli mussulmani in Egitto che hanno la funzione di congelare le istanze più progressiste in quel paese e di instaurare una dittatura islamica “soft”.
Gli USA appoggiano gli islamisti perché la loro visione religiosa è la migliore garanzia per l’assenza di emancipazione di quelle masse che si sono affacciate alla modernità e che potrebbero prendere strade molto più pericolose e incontrollabili.
Gli USA appoggiano gli islamisti perché questo mantiene le masse arabe nemiche dell’occidente ed è importante, anzi fondamentale, che ci sia un muro invisibile fra il luogo dove viene estratto il combustibile fossile e quello dove viene stampata la moneta che lo paga.
Gli USA appoggiano sia gli islamisti che i sionisti. Questo permette di mantenere il controllo assoluto dell’area per loro e per i loro feudatari.
[GC:::2012:::]
PS Per quanto possa sembrar superfluo ci tengo a precisare che con USA intendo il potere ed i servizi di quel paese e non i cittadini nordamericani che condividono con tutti gli altri una fetta di questo pericoloso equilibrio.