Di: Gianni Casalini
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico perché esistono due forze che assumono alternativamente il ruolo di antagonisti e alleati -sempre per causa di forza maggiore-, ma che hanno entrambe distrutto il significato di democrazia. Perché democrazia vuol dire alternativa non alternanza di burocrazie diversamente orientate su questioni di estetica sociale.
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico che si può sintetizzare nella dittatura di una classe media in piena decadenza, che sofferente e in contrazione cerca di garantire il sacrificio del resto della società e di ingraziarsi così il livello di potere a cui presta servizio: quello finanziario/militare. Anche a costo di distruggere l’economia produttiva.
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico perché quelle forze non esprimono niente di diverso sulle questioni importanti. Cioè sulla distribuzione del reddito o sull’impiego delle risorse. Perché quelle forze non possono mettere in discussione le scelte economiche dello Stato, neanche le più marginali. Né promuovere cambiamenti significativi per le masse sul piano transnazionale. E, qualora non aderiscano con entusiasmo alle ricette interessate della speculazione distruttiva si guardano comunque bene dal denunciare il motivo della loro inazione. Piuttosto che giustificarlo.
Mi sa che in un paese c’è un Problema Democratico quando le forze dell’alternanza possono presentare alle masse decisioni prese altrove secondo due schemi o due velocità con cui la distruzione della società stessa può avvenire sia tramite l’adozione entusiasta e veloce delle ricette del neoliberismo nel caso della cosiddetta destra, oppure in un clima di malinconica rassegnazione nel caso della così detta sinistra.
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico perché la dittatura della classe media non è in realtà una vera dittatura di classe, ma un servizio reso ai padroni da un gruppo informe di persone che difendono solo e soltanto un potere di acquisto e tendono ciecamente all’autoconservazione segando anche il ramo su cui si trovano seduti. Entrambe le parti hanno l’orizzonte di una classe media estesa su tutta la società.
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico perché le due forze politiche principali che pedalano in tandem sono il prodotto istituzionalizzato dagli anni della Milano da bere. Il PD raccoglie quella classe lavoratrice a pieni diritti e servizi che ha fatto il salto di qualità di una vita agiata e che vede riaprirsi davanti la voragine della propria proletarizzazione (o sottoproletarizzazione). L’altra è la classe media rampante e fascistoide di evasori e spregiudicati parassiti che ha sempre puntato alla distruzione dello stato sociale per arricchirsene privatamente. E mentre la prima tende a parlare -e anestetizzare- i lavoratori ormai precarizzati la seconda è dialogante con quella parte reazionaria di miserabili che in questo paese ha sempre guardato a destra per immedesimazione e negazione della propria condizione.
Mi sa che in questo paese c’è un Problema Democratico…