ferroviaria di Nettuno, vicino Roma.
I medici del Sant’Eugenio dicono che ha riportato ustioni sul 42 per
cento del corpo e che le possibilità che sopravviva non superano il 40
per cento.
Tre italici giovanotti dopo una serata un po’ sbandata, gonfi di alcool
e sostanze hanno deciso, secondo le loro dichiarazioni, di prendersela
con qualcuno. Hanno pensato bene di fare un salto alla stazione dove
hanno trovato un uomo di 35 anni e l’hanno picchiato e bruciato con un
po’ di benzina che, casualmente, si erano portati dietro. Ricordandosi
poi di portare via il contenitore dopo il raid.
In parole povere hanno detto che serviva loro qualcuno più sfigato e
visto che non doveva essere così semplice trovarlo ne hanno creato uno
con un’azione che ora, è tornato di moda definire -futurista-.
L’avvocato di uno degli imputati ha dichiarato che il suo assistito, non
si è quasi accorto di quello che stava succedendo e che adesso è molto
scosso.
Filippo Tommaso Marinetti aveva capito di che sostanza è fatto il
"futuro": un groviglio di lamiere, imbecillità, fiamme e velocità. Lui
pensava che tutto ciò è bello di per sé. Riuscì a incanalare la
frustrazione piccolo borghese della sua epoca.
Le sostanze propriamente dette, da sole, hanno un effetto farmacologico,
invece associate ai media hanno un effetto "magico".
Ad esempio le sostanze secondo i nostri media fanno fare cose
incredibili. Sono la causa della totalità degli incidenti stradali,
stupri, violenze e molto altro.
Tipo: negli incidenti stradali l’automobile non c’entra e nemmeno chi la
guida. Che bello. Che situazione invidiabile. Viviamo continuamente
sotto pressione per le nostre scelte, invece nella situazione: guido
sotto effetto di sostanze, vado veloce e rischio la morte e la
notorietà, sono liberato da ogni responsabilità, nel peggior fallimento
divento famoso. Io, sì proprio io che di solito rischio solo
l’anonimato.
La televisione dà ordini. Al resto ci pensano le leggi.Il rischio per
chi guida in maniera pericolosa è minore rispetto a chi sta dormendo in
un parcheggio dopo aver fumato cannabis. Conta cosa consumi e chi sei
non conta quello che fai. Ecco lo Stato etico.
Tutti in coro: Stato più duro, più controllore.
-Vogliamo uno Stato… virile-. Anche perché nella fase -decadente-
dello spettacolo l’unico soggetto che può diventare "virile" sembra
essere lo Stato. Questo ha capito bene quella destra che non ha più
bisogno di una identità fascista.
La produzione di tensione, che un tempo era eversiva oramai è delegata
all’emarginazione, alla televisione ed ai giovanotti che hanno ancora
bisogno della loro identità -fascista-, cioè delle linee che definiscono
questa soggettività -razzismo, omofobia e antisemitismo-.
-Ispettore cosa ne pensa?-
Ingravallo gettò un’altra occhiata alle foto sulla scrivania, poi si
passò la mano sulla fronte come era solito fare quando qualcuno gli
chiedeva un parere.
-Penso che per un italiano compiere un delitto del genere dopo aver
assunto sostanze sia un’assicurazione…-
-In che senso?-
-Questo è un paese dove se sei extracomunitario si dice che hai compiuto
un delitto: "dopo aver assunto droghe", se sei italiano: "sotto
l’effetto di droghe".-
Poi un delitto verso un "non-italiano" rappresenta un’emergenza
-xenofobia-, mentre un delitto verso un italiano rappresenta
un’emergenza -sicurezza-.
E’ vero che ognuno ha la sua emergenza. Ma è evidente che è più
difficile trovare una donna preoccupata dalla prostatite rispetto ad un
uomo.
E tutte le volte che qualcuno mi ricorda troppo che sono italiano, di
questi tempi, è perché mi fa vergognare di esserlo.
Finale banale con la speranza che i medici riescano a fare del loro
meglio e che quest’uomo riesca a vivere. Vorrei un bel finale banale.
Gianni Casalini