Mi reputo in grado di porre la questione in termini che le siano accessibili. Le è mai capitato di guardare un programma di cartoni animati intitolato «Bi-bip»?
-Lo guardo ogni settimana è uno dei miei preferiti- […]
…le è mai capitato di notare come «Bi-bip» sia quello che potremmo adeguatamente definire un programma esistenziale? […]
Fielbinder sorrise e proseguì: – La invito a riflettere su come tale programma non faccia altro che proporci le gesta di un personaggio, il coyote, funzionante all’interno di un sistema che ha l’interessante ruolo di Natura matrigna, un personaggio che incessantemente, instancabilmente, disastrosamente persegue un oggetto/scopo il cui valore è assai inferiore rispetto a quello dello sforzo e delle risorse che il protagonista investe nella sua ricerca. –Fieldbinder sorrise beffardamente. – L’oggetto perseguito – un uccello rachitico e ossuto – è assai meno prezioso dell’energia e dell’attenzione e delle risorse economiche consumate dal coyote nel corso della ricerca. Esattamente come qualsiasi nesso irradiato dall’Io verso l’esterno avrebbe assai meno valore del prezzo che l’impianto di tale nesso inevitabilmente pretenderebbe.
[…]
Una domanda, Dr J……, – disse. – Essendo evidente che il coyote dispone di consistenti risorse finanziarie, perché mai anziché dilapidarle per travestirsi da struzzo femmina e comprare catapulte e costruire razzi esplosivi e preparare polpette da struzzo farcite di veleno radioattivo non le impiega per andare a mangiare al ristorante cinese?- […]
La scopa del sistema; David Foster Wallace