L’importanza del crocifisso nelle aule scolastiche

Ho letto da qualche parte:
 
Jake, il figlio di Goldberg, si rifiutava di prendere la scuola seriamente; non faceva mai i compiti e passava il tempo a giocare.
Il preside suggerì di mandarlo alla Yeshiva, cosa che Goldberg fece; ma, nell’arco di alcune settimane, il figlio fu espulso.
I Goldberg sapevano che la scuola parrocchiale cattolica era molto severa, per cui decisero di spedirci il figlio. Lo iscrissero alla scuola per ragazzi "Il preziosissimo sangue di Cristo" e lo ammonirono: "Segui diligentemente le lezioni, fai i compiti e sii rispettoso. Questa è la tua ultima opportunità, se verrai espulso ti manderemo al riformatorio!".
Al termine della prima settimana, Jake tornò a casa con voti ottimi: miracolosamente, sembrava essersi convertito in uno studente modello, serio e coscienzioso.
"Come mai sei cambiato così all’improvviso?" chiese il padre incuriosito.
"Be’", fu la risposta, "quando ho visto quell’uomo inchiodato alla croce, appeso in ogni stanza, mi sono detto che era meglio se mi davo una regolata!".
 
 
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