“Se quella mamma avesse per tempo capito l’inclinazione (presunta) del figlio, che covava in lui il malessere della omosessualità, sarebbe intervenuta per tempo con adeguati ausili medici.
E invece no. Ha scelto il relativismo: tutto è bello e buono, ciascuno è libero di fare come crede, la libertà è assoluta.”
Assumi un farmaco contro il vomito e leggi il resto di questo “articolo” infame.
Poesia 316: Santo quel giorno che tutto il fuoco in cui avete bruciato le persone libere incenerirà il Vaticano! Santo quel giorno che non insozzerete più la terra! Santo quel giorno senza templi! Santo l’odore della cenere! Sante le lacrime di gioia che scenderanno dai nostri occhi spalancati. Santo il grido di liberazione che uscirà dalle nostre bocche…
E finalmente liberi i poveri cristi.
L.G. – Canti d’odio
::: Alcune ore dopo, ovvero: il sentimento e la ragione. :::
Mi sono informato ed ho letto qualche commento di persone accreditate su questo sito: –pontifex-. E’ vox populi che questo sito rientri più nelle categorie della psicopatologia che in quelle della militanza cattolica e in realtà pare sia gestito da quattro gatti (chiedo scusa ai gatti). In effetti… La domanda più ricorrente sul web è, in sintesi, ce sono o ce fanno?
La ragione mi avrebbe dovuto suggerire documentarmi o di attendere, visto che avevo poco tempo per agire. Per contro il sentimento mi avrebbe stimolato a sommergere certa gente di offese e maledizioni. In un certo senso ho mediato. Ma…
Ma anche il sentimento ha la sua ragione (e la ragione ha il suo sentimento) . Sì, rabbia. Ma non solo. Farsi trasportare dalla rabbia non è cosa buona. Ma l’odio quando non è abitudine nasconde una ragione (Mi sto analizzando. Sto cercando di capire.)
In un commento un attivista LGBT mette l’accento sul fatto che si tratta di tre noti malati di mente che gestiscono un sito paranoico ed è bene lasciarli cuocere nel loro brodo. Di solito sono d’accordo. Ma qualcosa mi ha disturbato più del solito. La ragione vorrebbe che fossi d’accordo. Il sentimento me lo impedisce. Perché? Mi sto analizzando… Sto cercando di capire
Ecco che infine ho avuto chiaro il motivo: nome e simboli di questo sito.
Ieri Benedetto XVI ha debuttato su twitter con il nome –pontifex- . Oggi leggo questa roba su un sito che ha lo stesso nome latino. Qualcosa non torna.
Non entro nel merito dell’articolo perché l’articolo è inqualificabile. E’ squadrismo puro. Rimango colpito dal sito. Qui la forma è una questione di sostanza. I monsignori cheaccettano di comparire con la loro immagine e le loro interviste su questo sito fanno parte della chiesa.
E’ un sito che usa un nome (pontifex) e un simbolo (lo stemma vaticano) che se fossero usati per uno spazio web dedicato al sesso estremo e ai riti satanici provocherebbero l’intervento di uno squadrone di avvocati vaticani – visto quanto si è attenti alla simbologia da quelle parti.
Se la chiesa tace su queste forme di “devozione mediatica” è perché certa gente, per quanto marginale è dentro la famiglia, non fuori.
Incolpare la madre di un ragazzo che si è suicidato di eccessivo libertinaggio e relativismo (toh!) è uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare. Se la chiesa è un esercito, questi sono paramilitari. Altro che innocui malati di mente. Questi sono squadristi.
Gianni :::2012:::
Secondo l’articolo un suicidio di un presunto omosessuale conta come punto a favore dell’eterosessismo (e giustamente ci indigna, ma…)
…ma se è così, allora, milioni di non-suicidi fra gli omosessuali o presunti tali dobbiamo farli contare come punti a favore della piena libertà di preferenza sessuale?
Per dimostrare che l’articolo fa un discorso «a cazzo di cane», hem, volevo dire illogico e antiscientifico (antimatematico!), basterebbe poter contare i non-sucidi fra i presunti omosessuali e confrontarli col numero di suicidi: sono talmente tanti gli omosessuali che NON si suicidano che «essere un po’ gay» potrebbe addirittura venire prescritto nella prevenzione del suicidio.