Articolo 11- Costituzione Italiana
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
“E’ pensabile ed è possibile, se amiamo la pace e vogliamo amare la pace, in alcune circostanze armare le ragioni della pace?”. Mario Mauro, ministro della difesa governo PD/PDL
“… è stato il governo D’Alema nel 1998 a firmare il il primo memorandum d’accordo per partecipare al programma Jsf [F 35]. E’ stato quindi il governo Berlusconi a firmare nel 2002, per mano dell’ammiraglio Di Paola (allora direttore nazionale degli armamenti), l’accordo che impegna l’Italia a partecipare al programma come partner di secondo livello, E’ stato nel 2007 il governo Prodi a perfezionarlo e a decidere l’acquisto di 131 caccia. E’ stato nel 2012 il governo Monti a -ricalibrare- l’acquisto degli F-35 da 131 a 90 per dimostrare che tutti di fronte alla crisi, devono stringere la cinghia. E’ stato nel 2013 il governo Letta a far capire, per bocca del ministro della difesa Mario Mauro, che gli aerei da acquistare dovrebbero essere più di 90 poiché c’è un precedente impegno parlamentare ad acquistarne 131.”
Un assegno in bianco alla guerra sottratto alle spese sociali, Tommaso Di Francesco, Manilo Dinucci; il Manifesto giovedì 27 giugno 2013
“I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea. ”
Documento redatto dagli economisti di JP Morgan