Cessato pericolo?
In merito all’incendio avvenuto ieri alla Mazzoni Ferro di Empoli e alla relativa nube “non-tossica” sviluppata sollevo alcune perplessità su come è stata “raccontata e “risolta” la faccenda.
Questo è il comunicato dal sito dell’arpat. Questo è invece il comunicato del comune di Empoli poi ripreso da gonews.it e da altri. Mi chiedevo alcune cose, la prima è come fa una colonna di fumo alta cento metri (da San Miniato altosi vedeva benissimo e si vedeva anche che interessava un’area vasta diversi km) a creare problemi solo nei 500 metri intorno all’incendio? Poi: siccome “La ditta svolge attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non; le principali tipologie di rifiuti trattati sono costituiti da veicoli fuoriuso, rottami metallici ferrosi e non, imballaggi di vari natura e materiali assorbenti (es: filtri)” e visto che “La combustione ha interessato il fabbricato di recente costruzione (capannone N) di quasi 3300 m2 che conteneva cumuli di rifiuti stimati in circa 300 tonnellate e composti in prevalenza da: bombolette spray, solventi, plastica, pitture e vernici di scarto, rifiuti ferrosi e non, fanghi derivanti da lavorazioni.” (cit. com. Arpat) cosa vuol dire “nessun ortaggio e neppure il terreno esaminato negli orti e nelle coltivazioni circostanti all’area del rogo appariva interessato da polveri o particolato visibili” (com. Comune Empoli)? Mica è un vulcano… non si tratta mica di trovare lava e lapilli. Perché non si trova in rete un comunicato ufficiale dell’Asl 11 “in particolare del Dipartimento della Prevenzione diretto dal dottor Gabriele Mazzoni (cit. com. comune Empoli)” per capire su quali indicazioni il sindaco Brenda Barnini ha emesso un’ordinanza “che fa divieto di consumare prodotti ortofrutticoli coltivati nei terreni circostanti la ditta in un raggio di 500 metri”, riducendo così il problema a pura precauzione vicinale? Come si fa a parlare solo di “cattivo odore” dirottato verso il centro di Empoli a causa del maestrale per un incendio che ha interessato 300 tonnellate di rifiuti, fra cui: solventi, plastica, pitture e vernici di scarto, fanghi derivanti da lavorazioni ecc? Come fa a trattarsi solo “puzza”? Tutto questo contrasta un po’ con le mie conoscenze di chimica e lascia un po’ di dubbi anche in base al buon senso. Daccordo che ad Empoli anche gli asini “volano”, ma non vorrei che si raccontasse che da noi, a differenza del resto del mondo, i rifiuti speciali quando bruciano sono innocui. Cosa ci si deve aspettare da quello che è successo? Che sostanze sono state liberate? Come e cosa viene monitorato (e da chi)? Quali sono, se ci sono, elementi di profilassi da seguire? I cittadini hanno diritto di sapere il rischio reale.
Sperando naturalmente che sia davvero tutto così “semplice” come da comunicato ufficiale, mi prendo il disturbo di chiederlo a…. chiunque abbia una risposta valida. Grazie, grazie, grazie. Gianni
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L’incendio alla Mazzoni Ferro approda in consiglio comunale. Interrogazione di Bartoli e Lavoratorini (Fabricacomune per la Sinistra)
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Risposta Sindaco in consiglio comunale.
http://goo.gl/VmJuwq