Lo strano caso del signor Grillo e Casa Pound

San Miniato

Lo strano caso del signor Grillo e Casa Pound
Era chiaro che la chiacchierata davanti al video in cui il comico genovese e un esponente di Casa Pound Italia si scambiavano reciproci apprezzamenti avrebbe prodotto un vespaio mediatico.
Era chiaro che ci si sarebbero buttati tutti, pro e -soprattutto- contro; giornalisti, blogger, analisti, opinionisti, congetturalisti e militanti.
Era chiaro che ci sarebbe stato tam tam mediatico e ressa, sopra, sotto e dentro la notizia. La mischia era evocata. Desiderata. Voluta. Ottenuta.

Numerosi sono quelli che si sono messi ad analizzare le affinità politiche e culturali fra il M5S e il fascismo. Ad esempio ho apprezzato questo articolo. La premessa è giusta: È un paragone pericoloso, da maneggiare con molta cura, quello tra grillismo e fascismo. Perché rischia di apparire ideologico e di essere semplificatorio, di costituire una scorciatoia che ci impedisce di comprendere le specificità della situazione contemporanea.

Poi l’articolo si lancia dentro analisi di affinità che non bastano, secondo me, a giustificare uno sdoganamento del genere. Se la questione fosse quella delle analogie e cose come “l’uso della tecnologia e dei media come strumento totalitario” avvicinassero Grillo ai neofascisti, allora l’essere antisistema o l’attaccare il potere delle multinazionali, o l’autogestione, metterebbero sullo stesso piano i militanti dei centri sociali e quelli di Casa Pound. Cosa che non succede perché permane una divergenza culturale grossa come la visione di fondo che sta dietro le due parti politiche, nonché il razzismo e, ovviamente, la pregiudiziale antifascista. Mi pare.

Piuttosto quello che mette in luce l’articolo sono analogie fra il momento storico in cui emerse il fascismo e quello attuale. [Qui non mi occupo di questo.] La questione di come Grillo si pone in maniera autoritaria e populista non è nuova potete leggere questo articolo scritto da Daniele Luttazzi nel 2007: La cosa e il come.

Quello che non appare chiaro alla mia parte machiavellica (per un toscano è poco riducibile) è: perché uno come Giuseppe Grillo ha prodotto questo “oggetto mediatico” dal momento che NON ha assolutamente niente da guadagnarci (e per un genovese questo è poco riducibile).

La domanda è: perché?
Perché uno che si è buttato in politica dopo aver fatto un tale polverone in tutti questi anni, quando viene dato dai sondaggi con un risultato a due cifre… ben sapendo di avere fra i suoi potenziali elettori SOPRATTUTTO antifascisti, si mette a sdoganare in pubblico questa parte politica assolutamente minoritaria sul piano elettorale -oltreché piuttosto impresentabile-?

Noi siamo fuori da queste guerre ideologiche.Dice Grillo.
Voi può darsi (mah!), ma loro -i fascisti del terzo millennio- non sono fuori di sicuro da queste guerre ideologiche ed i potenziali elettori lo sanno benissimo.
Basta un giro su Youtube per capire di cosa stiamo parlando quando parliamo di Casa Pound.

Casa Pound sul piano elettorale si è dimostrata, almeno per ora, una forza risibile, perché uno come Grillo e uno come Casalecchio , che conoscono entrambi questa realtà e sono consapevoli di quale sarà il danno di immagine si mettono a flirtare in pubblico con i fascisti del terzo millennio?

La faccenda è strana. Il M5S non ha niente da guadagnarci e Casa Pound tutto. C’è troppa asimmetria.

In tutto questo parto dalla premessa che Grillo non sia stupido e nemmeno il suo spin doctor. E se la premessa rimane valida… perché si è fermato a dare un passaggio a questi qui? Perché ha detto loro che c’è un posto sull’autobus? Autolesionismo politico? Oppure mi sbaglio io e Casa Pound è diventato un trend?

Guardando questa puntata de La storia siamo noi, si capisce molto della carriera del comico-politico genovese.

Come emerge dal filmato ad un certo punto Beppe Grillo conosce sul set di un film (Scemo di guerra – di Dino Risi) il comico francese Coluche.
Molti considerano Coluche l’ispiratore di Beppe Grillo.

Coluche nel 1980 annunciò che si sarebbe candidato alle presidenziali. Quando emerse che i sondaggi lo davano al 12-15% si ritirò dalla competizione elettorale. Dalla pagina di Wikipedia: Tutti pensavano stesse scherzando; abbandonò il progetto a causa delle forti tensioni che alcuni sondaggi a lui favorevoli avevano scatenato. In tale occasione, il suo collaboratore René Gorlin fu assassinato, ed egli ricevette anche delle minacce. Per questo motivo, nell’aprile del 1981, annunciò il suo ritiro dalla candidatura.

La voce più insistente era che i servizi c’avessero messo lo zampino. Un ottimo resoconto lo si trova in questo articolo. Ho trovato anche un articolo di Sciascia su questo avvenimento.

Felix Guattari, uno degli intellettuali di sinistra più in vista in quegli anni appoggiò Coluche. Charlie Hebdo, periodico satirico, pubblicò il manifesto del comico: Mi appello agli sfaccendati, agli zozzoni, ai drogati, agli alcolizzati, ai froci, alle donne, ai parassiti, ai giovani, ai vecchi, agli artisti, agli avanzi di galera, alle lesbiche, ai garzoni, ai neri, ai pedoni, agli arabi, ai francesi, ai capelluti, ai buffoni, ai travestiti, ai vecchi comunisti, agli astensionisti convinti, a tutti quelli che non credono più nei politici, affinché votino per me, si iscrivano presso il loro municipio e propagandino la novità. Tutti insieme per fotterli in culo con Coluche, il solo candidato che non ha motivo di mentire.

Non credo che Coluche avrebbe potuto e soprattutto voluto sdoganare i fascisti, né credo che nessun fascista si sarebbe messo a disquisire amabilmente con lui. Il paragone è parzialissimo. Coluche non è Grillo e Casalecchio non è Guattari. Ma si tratta di un precedente irrealizzato significativo.

Coluche si tolse dalla competizione. Grillo non può -sarebbe la fine del personaggio-.
E’ quindi circolata nei meandri della rete l’ipotesi che anche il comico genovese abbia subito pressioni in questo senso.

Io la risposta non ce l’ho. Non saprei dove cercarla. L’ipotesi è inquietante: incontro concordato per riequilibrare la competizione. Introduzione di una barra di raffreddamento nel reattore. Un gioco alla meno. Una specie di collusione preventiva?

E’ solo una fantasiosa ipotesi inquietante, s’intende.

[GC :::2013:::]

Vedi anche:
Grillo: anomalia o laboratorio?

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