L’IMU e la democrazia Km 0

Pallone rosa

L’IMU e la democrazia a Km 0
Di solito la tipologia -destra/provocatore- agisce su questo canale: interazione con “l’altro” su un piano talmente basso che dovrebbe essere rifiutata la comunicazione, perché accettarla è già una resa.

Prendiamo l’esempio dell’exploit –lettera rimborso IMU– con cui la Cloaca Delle Libertà è riuscita ad evitare un disastro elettorale irreversibile. Esempio di tempismo pubblicitario assoluto. In pubblicità si sa che non si deve piacere a tutti, ma al target giusto. In Italia c’è una fetta considerevole della popolazione che ha (o vuole avere) come unico problema il rimborso IMU sulla prima casa.
I figuranti delle manifestazioni post elettorali della Cloaca Delle Libertà erano ben istruiti a ripetere solo questa tiritera dell’IMU ai giornalisti intervistatori. “Siamo qui per riscuotere l’IMU” ecc…

D’altronde… Gli anti-B sono stati spiazzati un bel po’ da questa mossa perché, come sempre è accaduto, Berluschetti fa delle mosse talmente oscene da essere inattaccabili. Curioso esempio di promessa di corruzione con i soldi pubblici, hanno tuonato in molti.

La risposta dovrebbe passare sul piano della modulistica, pensavo oggi, mentre per l’ennesima volta sentivo la storia dell’IMU, questa volta sparata dal palco del sindacato di destra UGL che ha trovato ampio risalto sui TG in perfetto clima bipartisan PD(L).
Stabiliamo che il rimborso dell’IMU è giusto. Ma restando così le cose e visto che nessuna delle forze che si presentano con “responsabilità di governo” trova alternative allo strizzare il limone tanto vale mettere a punto una modulistica precisa e adatta. Accontentiamoli!

Potrete andare alla posta e chiedere il modulo dove insieme al rimborso IMU rinunciate a tutti i servizi essenziali che saranno ridotti per reperire le stesse risorse. In caso di necessità passerà davanti a voi chi l’IMU l’ha pagato. Visto che questo è il paradigma accettatelo fino in fondo. Poi speditelo il modulo al resto ci pensa un database. Avete bisogno di assistenza per gli anziani: pagatevela coi soldi dell’IMU. E così via.

Certo non è il top of the top, visto che fondamentalmente si paga del debito privato trasformato in debito pubblico. Ma se questo non è messo in discussione ed il problema è la -responsabilità-, eccola.

Tale concetto può essere esteso a molte altre decisioni che rientrano nel paradigma -democrazia a Km 0-. Cosa è? Semplice facile e divertente: è un tipo di democrazia in cui le scelte pubbliche ricadono su chi le ha prese (visto che i modelli di democrazia diretta per ora latitano o lasciano un po’ il tempo che trovano e quelli della democrazia delegata si mostrano logori e esausti…)

Democrazia a Km 0. Come i prodotti della terra.
Prima cosa: istituzione del referendum propositivo. Siccome per ogni decisione che riguarda -tutti- cioè la collettività, i beni comuni e anche… “la gente”, va! è vizio comune il trovarsi a proprio agio quando le conseguenze negative di una decisione ricadano sul prossimo e non su di noi e visto che ciò è imbarazzante (e poco democratico), ecco alcuni correttivi.

ESEMPIO A: Referendum per il modello di raccolta e smaltimento rifiuti. Sei favorevole alla opzione incenerimento perché non nuoce alla salute, anzi offre lavoro ecc ecc. e sicuramente più comodo e sbrigativo di una complicata raccolta porta a porta: SÌ/NO.
Conteggio delle schede. Bene. Se vincono i SÌ allora si procede alla costruzione di inceneritore nelle circoscrizione dove i SÌ hanno vinto e si inizia proprio da quelle in cui hanno preso più voti. Non è che si vanno a mettere nel posto a maggiore presenza mafiosa oppure a minore densità demografica (con meno gente che s’incazza) come adesso.
Sennò sembra sempre che si voglia buttare la merda in casa d’altri. Con la solita tiritera che la maggioranza vota per alzata di spalle e biascica “E’ pur necessario…” e chi le beghe ce le ha sotto casa dice: “Se è necessario fatelo a casa vostra…”

Visto che c’è bisogno di riforme tenete presente che senza democrazia a Km 0 non si va da nessuna parte. Le scelte vanno riterritorializzate. Ri-abituiamo il cittadino a raccogliere i frutti delle proprie decisioni. Non più -patto con gli italiani-, ma patto con ogni italiano.
E non dimenticate di compilare i moduli per il rimborso dell’IMU entro e non oltre…

[GC :::2013:::]

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