Oppure il fuoco

Psico immagini - serie5_10- Gianni Casalini 2012-mod. GIMP

Rapporto alla direzione generale della Polizia del Karma – da Gianni

Sì, hai profondamente ragione quando dici che i motivi del malcontento sociale si stanno palesando e che l’onda di piena è attesa nei prossimi mesi. L’energia è palpabile. Si avverte nell’aria. Mi preoccupa il fatto che il sistema di dominio sia già pronto ad affrontarla in maniera strutturata mentre coloro che,anche per un breve attimo, si troveranno sul terreno di questo scontro (per molti versi epocale) si lanceranno nel conflitto in maniera improvvisata e ingenua, accecati dalla rabbia e pronti a divenire facili prede di agenti, di ruffiani e idioti estetici. Non sto scrivendo per esonerare nessuno dalla sua responsabilità.

La dispersione è il primo mezzo con cui il potere tenterà, riuscendoci fin troppo, di scaricare a terra la protesta. I conflitti effimeri aumenteranno in maniera esponenziale, amplificati e riprodotti dallo spazio del mediale. Sì sarà chiamati ad arrabbiarsi su tutto. Ad inveire contro ogni cosa. In modo che il centro del discorso rimanga al riparo da ogni ragionevole attacco. Tutto sarà motivo di scontro affinché lo scontro non possa mai concentrarsi e coloro che lo operano riconoscere se stessi. Non saranno pochi che alfine capitoleranno sulla loro privata gastrite piuttosto che percorrere il calvario della marginalità sociale.

Il sistema di protezione del potere non si limiterà a questo. Userà ogni tipo di spauracchio. Investirà la marmaglia dell’estrema destra, che già sta scalpitando, di maggiore libertà di manovra e d’azione. Questa per l’occasione si è attrezzata con tutte le parole d’ordine del campionario dell’estrema sinistra e con un immaginario ibrido, in modo da potersi gonfiare come un chicco d’uva alle piogge d’autunno del malcontento popolare. Certe bravate saranno amplificate e riprodotte dallo spazio del mediale. Allo stesso modo il richiamo all’emergenza e alla mobilitazione antifascista percorrerà il sistema nervoso di questo paese. Su tutti aleggerà la promessa di necessario ritorno alla normalità e alla ragionevolezza.

Il sistema di protezione del potere non si limiterà a questo. Trasformerà tutto in una frenesia vaga. Produrrà una quantità insopportabile di false teorie. Di schemi di lettura semplificati in cui la classe media impaurita avrà modo di riconoscersi senza per questo mai arrivare a mettere in dubbio il proprio modello di conoscenza oppure a dover ammettere la propria ignoranza. Il mezzo televisivo, in questo, resterà un passo indietro rispetto ai meandri oscuri della rete, che garantiranno quel tanto di atmosfera da controcultura necessaria per rendere credibile anche un frullato di banalizzazioni prese sia dal repertorio della destra giovanile che da quello della sinistra. Senza dimenticare una spruzzatina di esoterismo dozzinale.

Ma non si limiterà nemmeno a questo. Insisterà sulle aberrazioni. Sul fatto morboso. Rilancerà senza tregua la teoria della società attraversata da inspiegabili fenomeni di follia. Promuoverà i gesti davvero folli e irrazionali ponendoli al centro dell’attenzione voyeristica delle masse. Qualora il sistema mediale non riuscisse ad accumulare materiale sufficiente o immagini abbastanza feroci il sistema di protezione del potere produrrà esso stesso quei fatti attraverso le parti più oscure dello Stato o reclutando agenti nella criminalità. Se questo ancora non fosse sufficiente introdurrà sul mercato enormi quantità di sostanze psicoattive “nuove” a basso prezzo. Introdurrà sostanze psicoattive, come ad esempio morfine sintetiche, nelle droghe leggere di uso comune. Fornirà tramite il sistema di alleanze con le economie criminali enormi quantità di cannabis con tassi di THC elevati. Creerà la psicosi delle nuove sostanze nel pubblico.

Spengerà ed accenderà fuochi senza tregua. Alcune parti dello Stato combatteranno ciò che altre parti promuovono. Tutte queste cose saranno simultanee in certi momenti. Alterne in altre ed assenti in altre ancora. Tutto ciò sembrerà normale perché lo abbiamo già visto.

Il sistema di protezione del potere investe fuori e dentro le istituzioni. Il progressismo irrealizzabile rientra fra le sue opzioni future necessarie. Un progressismo irrealizzabile che ha come unica bandiera il rallentamento dei processi già stabiliti che, nella sfera dell’economia come in quelli della politica, vengono spacciati come irreversibili e inesorabili. Il ricorso ossessivo al male minore come schema essenziale.

Si sarà tenuti ad appassionarsi con trasporto da ciò che è irrilevante. Superfluo ricordare che campioni di questo modello di conflitto saranno inoculati come immagine e modello nel tessuto sociale con la stessa facilità e con gli stessi canali con cui si inoculano i modelli del comportamento giovanile per il tempo libero.

Questo è un breve invito ad essere coinvolti piuttosto che travolti da ciò che sta per accadere.

[GC:::2012:::]

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