La realtà contemporanea in otto punti.

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Questi otto punti sono una fotografia della realtà scattata con un otturatore aperto in un arco di tempo che va dagli anni ’80 ad oggi. Rappresentano una sintesi estrema. Molti segnali contrastanti si annullano proprio per la natura di questo esperimento. Spero siano abbastanza oscuri da allontanare complottari di ogni tipo dal tentativo di servirsene. Credo invece che siano utili a coloro che già hanno riflettuto per proprio conto su ciò di cui parlo e in qualche modo abbiano attinto agli autori che mi permettono di osservare. Inoltre chi sa di cosa sto parlando sa anche cosa escludo dal discorso, cioè la griglia da cui questi otto punti emergono come aggregati. Nonostante la brevità, la complessità di ogni punto e le sue implicazioni sono rilevanti.

  • Il terrore è la forma più avanzata dello spettacolo dominante.
  • Il sistema dell’informazione/propaganda mostra chi è vincente e chi è perdente.
    Il resto è tecniche per creare confusione mentale.
  • La verità spettacolare, come l’intrattenimento che la sostiene, trae la propria convalida da una ripetizione “ad nauseam” dei messaggi che servono a strutturarla.
    Nessuna informazione, per quanto incontestabile o dal contenuto dirompente è in grado di scalzare una “verità” costruita su questa ripetizione.
  •  La realtà è meno veloce della timeline telematica.
  • Il media dominante nella costruzione dell’immagine della realtà rimane la televisione generalista.
  • Il sistema spettacolare ha raggiunto negli ultimi 15 anni il monopolio nella produzione dei miti consumati da coloro che la contestano.
  •  Ciò che accomuna le varie forme di regressione sociale presenti sulla scena globale (dall’islamismo, ai parafascismi occidentali) è l’anticulturalismo.
  • La guerra al terrore non prevede una fine per sua stessa definizione.

 

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Gesto di pace?

Sono molto critico e anche un attimino disgustato dalla giornata di preghiera interreligiosa in cui le comunità mussulmane si sono unite ai cattolici a messa nelle chiese dopo l’uccisione di un prete in Normandia.
Per me questo non è assolutamente un gesto di pace, non dopo i fatti avvenuti in precedenza in Francia.
Una strage di ragazzi ad un concerto metal non ha significato molto, a parte le dichiarazioni canoniche “questo non è Islam”. Che magari è anche vero ma lasciano oggettivamente il tempo che trovano.
C’è voluto un assassinio violento e spettacolare nei confronti di un religioso per riconoscere negli altri dei “fratelli”?
A me questo sembra piuttosto un gesto di riconoscimento reciproco fra soggetti che hanno una visione convergente della società che è una visione antilaica. Tutto ciò mentre il Papa pop parla ai giovani fra fumi e raggi laser.
Spero di sbagliarmi. Come sempre.

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Il delirio della soggettività

Bauman parla di esplosione della soggettività. Questa definizione rimane valida, ma incompleta. Forse è più giusto parlare di delirio della soggettività.
Basta vedere (ogni tanto) un telegiornale per capire il motivo. La realtà fornita dai media è una realtà delirante, emergenziale e dissociata, dove ci si aggrappa a qualsiasi cosa per definire ciò che siamo. La società spettacolare vuole essere definita dai suoi nemici più che da ciò che realizza, cosi anche i soggetti che ne fanno parte non sono da meno.
Questo delirio è trasversale e non salva nessuna categoria.
I giovani mussulmani provano a definirsi come banali cittadini occidentali da gazzetta dello sport e birrino e quando non ci riescono si definiscono come “guerrieri” jiadisti. Leggo un articolo sulle chat gay dove, a quanto pare, imperversa la “passivofobia”. Omosessuali attivi che insultano e denigrano omosessuali passivi. Strano, verrebbe da dire ad un uomo del secolo scorso come me, se sei solo attivo dovresti cercarti qualcuno solo passivo per divertirti. Ma evidentemente hai più bisogno di definirti che di divertirti.
Donne che vogliono essere definite femministe solo in virtù di quanto insultano la popolazione maschile, chiaramente con argomenti talmente sottili che Salvini in confronto pare Sartre. Sempre di moda i maschi che insultano le donne per le loro eccessive libertà sessuali e siamo nella troiofobia (apro una parentesi interessata, se avete eccessivi problemi con amiche troppo troie mandatele da me, soffro di troiofilia, a me le troie piacciono e non ho mai trovato una che lo fosse troppo!).
Un must rimane l’omofobia, praticata massivamente da soggetti omosessuali repressi, che evidentemente non sono neanche una parte minoritaria della popolazione.
Scopro che c’è una tendenza fra le giovani denutrite, che si sentono degli ideali di bellezza, a insultare le donne grasse. E siamo nella grassofobia.
La xenofobia assume le forme più bizzarre, come ci dimostra l’attentato di Monaco o, in piccolo, un conoscente di origine straniera che pubblica sul suo profilo fb un meme dove c’è la Kyenge che viene derisa perché si definisce italiana.
Certo stiamo approdando in un mondo dove finalmente anche un black sarà libero di essere razzista e un ebreo nazista e una donna maschilista e un gay omofobo e così via.
Io parlo di libertà 2.0. Qualcuno avrebbe detto che tutto ciò che era reale si è allontanato in una rappresentazione. E nella rappresentazione tutto è possibile e deve modificarsi continuamente per dare l’illusione che la varietà esista.

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Dopo Nizza, ovvero diventando Israele

In relazione alla strage di Nizza ho sentito alla radio che ha suscitato clamore la dichiarazione di un professore universitario di relazioni internazionali dell’università di Pisa che ha dichiarato che lo scopo dei terroristi è quello di trasformare l’Occidente in una enorme Israele.
Io sostengo da venti anni che lo scopo del capitalismo tramite il potere militare ed i servizi è quello di israelizzare tutto l’occidente. Se non altro posso essere accusato di “avantologia” e non di “dietrologia”. Magrissima consolazione.
Io e questo professore (di cui mi scuso, ma mi sono dimenticato il nome) e sempre se ho capito bene non diciamo esattamente la stessa cosa.
La sua mi sembra comunque una visione legata alla cronaca piuttosto che alla storia.
Per me questo processo sfrutta la manovalanza facilmente reperibile nelle masse islamiche e anche la frustrazione personale dei mussulmani per portare l’occidente ad un permanente conflitto etnico identitario in modo da annullare qualsiasi conflitto di classe.
Per lui i mandanti di un processo storico di tale portata sono comunque dei gruppi islamisti. Potrebbe fare un passaggio impopolare, ma realistico, su quali siano e siano stati, i mandanti dei gruppi islamisti non solo negli ultimi mesi, ma da circa trenta anni.
In altre parole si è creato su scala globale un fenomeno che sostituisse il pericolo sovietico senza averne però la stessa consistenza: l’islamismo. Questo per mantenere le popolazioni islamiche (costituite in gran parte da quello che un tempo si sarebbe chiamato proletariato e sottoproletariato) in una sorta di aspirazione fascista alla rivalsa e creare ingenerare il doppio di questo meccanismo nei paesi occidentali.
Ripeto quali sono secondo me i passaggi evidenti dell’israelizzazione: un terrore latente, ma non continuo, governi di unità nazionale a fronte di un nemico comune, recrudescenza dei nazionalismi non di stampo novecentesco ma su base securitaria, continuo stato di emergenza, militarizzazione, fusione di società civile e apparati militari, nessun interesse a risolvere i conflitti ma a contenerli, pensiero unico al posto del partito unico che, per usare il linguaggio di Aldo Giannulli, corrisponde ad una sorta di stalinismo neoliberista, addomesticamento del sistema mediatico per cui nessun media ha interesse a fornire analisi che contrastino con quello che lo spettatore già sa o crede di sapere.
Non so chi ha ragione, ma temo di essere io, soprattutto in virtù del proverbio toscano “la ragione è dei bischeri” e un professore universitario è sicuramente meno bischero del sottoscritto.

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Guida minimale per l’utilizzo del porno ad uso delle nuove generazioni 1.0

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Ai miei genitori.

Guida minimale per l’utilizzo del porno ad uso delle nuove generazioni.

Premessa.
Questa non è una guida che invita a non guardare la pornografia, questa è una raccolta di osservazioni di un occhio piuttosto allenato a guardarla. Quindi anche un invito a cercare di “vedere bene” ciò che si guarda.
Più di metà della filmografia mondiale è di carattere pornografico, quindi appare improbabile che quello che passa dalla pornografia non entri a far parte, direttamente o indirettamente, presto o tardi, del nostro immaginario erotico.

Vi consiglio di non leggerla se il linguaggio spinto vi disturba, perché ho usato ogni mezzo necessario.

Ho raccolto delle osservazioni su pornografia e sesso reale, ma non mi sogno nemmeno di sostituirmi agli operatori del settore: psicologi, sessuologi, medici, educatori e quant’altro. Anzi a più riprese invito il lettore a ricorrervi in caso di problemi o di dubbi.
Vi risparmio ogni trattazione sociologica sull’argomento, non perché non sia interessante, ma perché non sono sicuro di esserne all’altezza, oltre che esulare dallo scopo di questo breve scritto.
Uso la biografia quando mi serve.
Per chi volesse, per qualsiasi motivo, approfondire le due cose ci sono spazi come i commenti, email, chat e persino la voce!

Quello che voglio qui tracciare è una guida minimale basata sull’esperienza diretta sull’utilizzo del materiale pornografico e sui potenziali rischi di un suo utilizzo senza aver sviluppato adeguate capacità di discernimento, osservazione ed elaborazione.

Lo scritto è rivolto soprattutto a maschi adolescenti e giovani alle prime esperienze, ma spero che quello che ho scritto sia, su qualche piano, interessante per tutti/e.
I motivi di questa scelta sono due. Il primo è che sono un maschio. Il secondo è che mentre per una ragazza è possibile trovare anche una discussione su pornografia e femminile o anche su pornografia e femminismo (vedi i collettivi come leragazzedelporno), i ragazzi per contro sono considerati, e si considerano, una pattumiera in cui gettare qualsiasi cosa produca masturbazione.

Nella guida mi riferisco a rapporti eterosessuali di coppia, perché non ho molta esperienza degli altri. Credo che comunque diverse osservazioni contenute nel testo possano incuriosire anche ragazzi e ragazze che aspirano a praticare o praticano già rapporti omosessuali.

Io spero che l’utilizzo di immagini di sesso esplicito possa servire nella vita di ognuno come strumento per comprendere meglio i propri desideri e a realizzarli, magari con altri/e, in modo da allacciare relazioni che partendo dal sesso vadano oltre e non contro. L’energia sessuale migliora, quando ciò che ci gira intorno migliora e viceversa.

Questo scritto non ha nessuna pretesa di completezza, né di organicità ed è stato scritto, anche, per il puro piacere di essere scritto.

Gianni

***
Guida minimale per l’utilizzo del porno ad uso delle nuove generazioni.

– Evitate di imitare il porno senza averci riflettuto prima.

– Cercate della pornografia non banale o diventerete delle persone banali a letto. E le persone banali a letto sono banali anche fuori dal letto.

– Non credete a tutte le cazzate che raccontano i vostri amici.

– Se ci fosse bisogno di dirlo: non vi presentate mai sporchi ad un appuntamento.

– Prima di fare sesso con una donna ci si lavano le mani e si controlla di avere i preservativi. Aprite la scatola prima, per averli a portata di mano.

– Evitate di fare i ganzi o i saputelli per quello che avete visto, perché le ragazze con cui avete/avrete rapporti hanno, in molti casi, consumato pornografia anche loro, e, forse, né meno, né peggio di voi.

– Se uscite con una che indossa delle mutande inguardabili avete un motivo in più per convincerla a togliersele.

– Se vi piace il sesso e la sua rappresentazione, cominciate ad incuriosirvi anche di fotografia erotica, fumetto, disegno erotico, romanzi erotici ecc. E non vi fate trarre in inganno dalla parola “erotico”. Ciò che in un libro viene considerato erotico, se viene trasposto in immagini esplicite è sicuramente porno. Lo stesso si può dire dell’illustrazione erotica… o addirittura della poesia.
Come giudichereste questo sonetto di Pietro L’aretino?

Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo.
E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
– Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam’ir le ciance, e sino al core
ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti
l’anima, ch’in sul cazzo or nasce or muore;
e se possibil fore,
non mi tener della potta anche i coglioni,
d’ogni piacer fortuni testimoni

I libri sono molto più hard dei film, secondo me.
Presentandovi come lettori di Anaïs Nin potreste risultare irresistibili alle ragazze; correte il rischio di aprire un libro, ne vale la pena.

– In generale ampliate i vostri orizzonti. Non restringeteli. Evitate di farvi mettere nello sgabuzzino.

– In principio tutto quello che ci produce masturbazione ci piace, perché ci apre il mondo del piacere fisico.
Masturbarsi aiuta a conoscere se stessi e i propri desideri.
Ritengo sia utile usare la masturbazione e le sue immagini per capire cosa ci piace, ma considerate che: col tempo alcune immagini che pure ci eccitano e ci piacciono entrano a far parte delle nostre fantasie, ma non per questo è detto che ci interessi davvero la loro realizzazione pratica.
Emanano calore, ma rimangono mentali.
Per le ragazze è lo stesso.
Soprattutto non sentitevi in colpa se non le realizzate. Forse la loro funzione non è quella, o forse non è giunto il momento.
Poi le fantasie cambiano, si trasformano, migliorano. Gioite della vostra fantasia.

-Esprimete i vostri desideri, argomentateli, rendeteli accattivanti, usateli sapientemente per eccitarla, ma non forzate nessuno a realizzarli. Tanto un desiderio realizzato controvoglia è davvero poca cosa.

– Le fantasie sono belle da condividere con il vostro partner. Usate la parola, visto che ce l’avete.
Non siate volgari però, almeno che non faccia parte del vostro gioco, perché, purtroppo il porno offre come modelli dialoghi veramente idioti.
Niente è più eccitante invece del dialogo in un atto sessuale reale; dialogare bene è parte integrante del fare sesso con l’altro. Prima di addentrarvi nei dialoghi spinti (che richiedono grande affinità e intimità) dite quello che provate e magari esprimete qualche apprezzamento, anche spinto perché no, sull’altro e sulla situazione.

– Spiegate bene cosa vorreste. Ascoltate bene cosa vuole lei.

– Baci e carezze fanno parte del sesso. A pieno titolo.

– Lasciate che le persona con cui state facendo sesso sostituisca le vostre partner immaginarie.
Ciò ha molti vantaggi.

-Fate in modo di arrivare alle situazioni, né troppo presto, né troppo tardi rispetto a quello che siete preparati a fare. Quando ci siete riusciti, fatemi sapere come avete fatto, ve ne sarò grato.

– I preliminari.
Nel sesso non esistono i preliminari, fa tutto parte del sesso. I video oggi tendono ad essere sempre più brevi e sbrigativi e a lasciare solo il coito, che è una parte del sesso, ma non è tutto e soprattutto non esiste da solo. Almeno che non vogliate passare la vita a fare sveltine. Niente in contrario, ci mancherebbe… ma vi perdete.

– Quelli che vengono chiamati “preliminari” sono la parte più lunga e interessante di una bella scopata. Aumentare l’eccitazione dell’altro prima di arrivare al ficca ficca, o anche senza arrivarci, è: saper fare sesso. Il resto è contorno.

– Masturbarsi reciprocamente è un bel modo di entrare in contatto. Questa pratica gode di pochissima fortuna nella pornografia perché appare poco spinta.
Invece è valida.

– Insomma scoprite. Ogni corpo è un continente, occorre avere lo spirito dei viaggiatori e la febbre degli esploratori. Va percorso in lungo e in largo perché ogni parte è sensibile.

– Nella quasi totalità del porno main-stream sembra che l’atto sessuale sia stato creato per far godere solo il maschio.
Per fortuna non è così, capitelo subito.
Nel sesso reale si gode il doppio che nel porno e questa è una buona notizia!

– Anche le donne raggiungono l’orgasmo e, anche se dal porno non si direbbe, fanno sesso per quello.

– Raggiungerlo insieme è una cosetta non da nulla.
In tutti i sensi.

– Per un’attrice porno raggiungere l’orgasmo è secondario, se non addirittura controproducente. Devono girare mumerose scene, restare concentrate e seguire le indicazioni del regista per tempi molto lunghi ed è un lavoro estenuante che dal filmato non traspare, ma c’è.
Inoltre l’orgasmo femminile nel porno main stream è poco considerato, perché si mostra male oppure diventa caricaturale, con pose esagerate, comportamenti stereotipati e didascalici.
Ripeto nel porno il sesso è recitato e non di rado pure male.
Invece alla vostra partner, che non ha un contratto con nessuno e si suppone non stia recitando, avere la sua godutina farà parecchio piacere.

– Se avete trovato una che ne sa più di voi, avete un culo incredibile. Non rompete i coglioni; approfittatene per imparare e non fate i ganzi.

– Questa guida vuole essere di stimolo ad imparare cose che riguardano il sesso. Istruitevi, perché avrete bisogno di tutta la vostra intelligenza. Anche a letto.

– Il corpo è bellissimo.

– Purtroppo il porno, soprattutto quello tirato via, tende a spezzettarlo parecchio il corpo. Alcune parti sono sempre riprese, in particolare quelle genitali, altre meno. Il che va bene perché ci concentra su alcune parti, il problema è che poi si dimenticano un po’ di rimontarlo il corpo.
Cercate di avere una visione di insieme, non consideratevi fatti di singole parti, né voi ne il vostro partner.

– La forma fisica degli attori e delle attrici nel porno commerciale è superlativa… spesso con scelte estetiche scontate, ma sempre ad altissimo livello.
Che si considerino o meno degli “artisti” sono comunque dei performer.
Anche negli atleti la forma fisica è superlativa, ma non è detto che non si possa giocare una partita di calcetto solo perché i giocatori di serie A hanno tutti gli addominali scolpiti e noi no!
Come non è detto che non ci si possa fare una bella nuotata perché abbiamo visto la Pellegrini in televisione e non saremo mai ai suoi livelli.
Poi che c’entra… è sempre bello vedere questi ragazzoni e queste ragazzone che fanno ginnastica.

– Conta il piacere. Quanto se ne dà o se ne riceve, non certo quanti chili di massa muscolare abbiamo da esibire. Ciò non toglie che i corpi atletici siano belli, ma non sono gli unici corpi belli.
Quello che conta di un corpo è l’ardore. Un corpo privo di ardore può essere perfetto quanto volete ma…

– Il porno, soprattutto quello americano, ha trasformato il sesso in una performance sportiva. Sembra di vedere le gare di pattinaggio artistico, con le varie categorie, con gli esercizi obbligatori, la parte libera, il finale ecc.
Ora, io non nego la componente fisica o anche quella “sportiva”, però c’è parecchio di più. Scusate l’ovvietà.

– Le dimensioni del cazzo. Il sesso è bello perché è vario. Il cazzo, come la fica, è di diverse dimensioni e forme e ognuna offre sensazioni uniche.
La storia che un cazzo fa godere solo se enorme è un’altra banalità dell’industria cinematografica.
Il vostro cazzo parla di voi. Se voi le piacete, perché non dovrebbe piacerle il vostro cazzo?

-Allora alle donne non piacciono i cazzi grossi?
Ma certo che piacciono, solo che in genere non ci sono fissate. Anche a noi possono piacere i culi perfetti o le tette fatte così o cosà, ma questo non vuol dire che un culo vero, con tutte le sue imperfezioni non diventi subito il vostro culo preferito. Per non parlare delle tette.
Potreste scoprire che quei capezzoli minuscoli, sono davvero sensibili e stimolandoli provocano delle reazioni incontrollabili…

– Se avete le dimensioni del cazzo davvero minuscole, non fate finta di nulla, ditelo e mostratevi disposti comunque a fare sesso in molti modi. Se vi sfotte, lasciatela perdere, non vi arrabbiate, andate oltre e cercate una che abbia voglia di godere.
La maggior parte delle donne con cui sono stato mi ha raccontato di aver avuto almeno un’esperienza con un uomo col cazzo piccolo o molto piccolo. Evidentemente siete una fantasia tra le tante…
La maggior parte dei vostri cazzi è nella media.

– Se avete delle dimensioni ragguardevoli buon per voi, ma state attenti a dare troppo valore alla cosa, una donna viene con voi per godere non per vincere una gara di pesca.
Almeno lo spero per voi.

-A volte avete voglia di fare una cosa, a volte avete voglia di farne un’altra.
Per lei è lo stesso.
Parlarne è sexy abbestia.
Non c’è un copione per quello che si fa a letto. Invece nei film c’è, anche se ridotto all’osso c’è… ed è meglio quando non c’è.
Le fantasie di lei sono il vostro più bel porno.

– Oh ragazzi, non si può vivere con la testa dentro le frasi dei baci perugina, ma neanche con la testa dentro un film porno!

– Se ad una donna piace il vostro cazzo è anche perché le piace il cazzo in generale.
Se la cosa vi disturba fermatevi un giro a riflettere.

– Ora, nel porno sono sempre tutti pronti a tutto (almeno così sembra), e non hanno impedimenti fisici (almeno così sembra). In realtà ci sono anche gli impedimenti fisici o le ipersensibilità.
A titolo di esempio io ho le palle ipersensibili, quindi se una donna, piuttosto che leccarle me le succhia sento dolore. La cosa è risultata strana a quasi tutte le partner con cui ho avuto rapporti.
Era per dire che una cosa che vedrete normalmente su video può non essere proprio applicabile nel campo del reale, per qualche motivo.

– Per le ragazze poi è tutta un’incognita. C’è quella che non sopporta che le tocchiate il collo, quella che vuole che le tocchiate sempre il collo, quella che non le sfiorate le orecchie, quella che ha i capezzoli talmente sensibili che se glieli succhiate viene, quella che che li ha talmente sensibili che le fanno male se glieli titillate, quella che non potete passarle la lingua direttamente sul clitoride per lo stesso motivo, quella che se non la lavorate un oretta di lingua sul clitoride dopo non succede nulla…
Buona fortuna. Ne avrete bisogno. Tantissimo.

– Durezza. Nel porno commerciale c’è la dittatura del cazzo duro. Sempre e comunque, ad ogni costo.
Sembra che i cazzi nascano duri. In realtà e grazieaddio non è così.
Se ad una donna piace il cazzo, piace morbido, semiduro e duro.
Consideriamo che tutta la parte che riguarda l’indurimento è nascosta nei video che guardate.
Nel porno ad alto budget ci sono le fluffers: ragazze pagate per far rizzare i cazzi prima che gli attori entrino in scena e per mantenerli ritti durante la scena. E’ un po’ come un lavoro a catena.
Poi, in ogni caso, le scene in cui non diventa duro non ve le fanno vedere.
Adesso c’è un grosso uso di queste pasticche per far rizzare il pisello.
So che molti adulti o ragazzi le prendono per garantirsi la performance nonostante non soffrano di disfunzione erettile, ma soltanto perché così è più semplice.
Io non sono daccordo, credo che un parere medico sia da prendere in considerazione. Poi… salvo appunto i casi in cui ci sono dei problemi fisiologici, secondo me bisogna affrontare la faccenda con il cazzo libero di esprimersi.
Se sta sempre ritto è come se non stesse mai.

– Capita che non si rizzi per vari motivi.
Il primo è che ha bisogno di più tempo e di più attenzioni.
E’ tanto che non lo fate, oppure non l’avete mai fatto.
Poi ce ne sono altri che comunque hanno quasi sempre a che fare con la tensione e l’ansia da prestazione.
Anche qui… uno può essere teso anche perché a quella persona ci tiene troppo. A me succede.
In generale vale l’antico proverbio napoletano: il cazzo non vuole pensieri. Il fatto che abbiate dei pensieri non significa che siate malati. I pensieri come vengono vanno anche via…
Per quanto mi riguarda ed a scanso di equivoci, tendo a mettere in chiaro che le prime volte che vado a letto con una persona non ho subito interesse ad essere penetrativo. Poi mi viene.
Vabbé io sono fatto così, vedete voi come siete fatti.

– Se non vi si rizza perché avete bevuto troppo o vi siete fatti troppe canne basta che vi diate una regolata.

– La cocaina, che passa tanto per essere la droga del sesso, non fa rizzare l’uccello ai consumatori abituali.

– Se non vi si rizza non colpevolizzate nessuno, si rizzerà la prossima volta. Soprattutto non colpevolizzate lei! Ma nemmeno affliggetevi e di buona lena praticate un buon lavoro di mano e di lingua per farvi perdonare nel migliore dei modi possibili.

– Se, invece, lei pretende il cazzo ritto subito (e senza darsi neanche troppo da fare) forse è una che guarda troppi porno. Comunicateci, può essere interessante.

– Alle vere sacerdotesse del pompino piace partire col cazzo moscio o barzotto.

– Una cosa su cui la stragrande maggioranza delle donne è fissata è la situazione sensuale. Hard o soft, ma sensuale.
Infatti spesso non guardano la pornografia perché trovano le situazioni non sexy. Sarà un po’ una generalizzazione, ma non hanno torto. Anche se poi di pornografia ne consumano tonnellate per via indiretta.
Farei grande attenzione a prendere i modelli del porno, soprattutto di quello americano, come ideali. Perché il problema di fondo del porno è che l’atto sessuale è “scontato”. Gli attori sono dei professionisti (o semiprofessionisti) e recitano un atto sessuale in qualsiasi contesto, anche in contesti che non farebbero eccitare davvero nessuno.
Quindi, non dico di allestire una scenografia perfetta, ma, se potete, un ambiente pulito, luci non invadenti e musica giusta non guastano.

– Se ti senti un peccatore cercati una peccatrice (o viceversa) e non infastidire altre persone coi tuoi sensi di colpa.

– Se immaginare qualche situazione o qualche altra persona vi serve, fatelo, ma siate discreti. Può generare incomprensioni.
Lo fanno anche le ragazze spesso.
Vi capiterà in qualche occasione di fornire il vostro corpo per le loro fantasie. Vi vogliono bene lo stesso, anzi di più, non vi preoccupate.

– Avere paura è normale, come bloccarsi. Non succede nulla, coccolatevi e proseguite.

– Non tutte le scopate sono superlative, ma tutte hanno qualche cosa di interessante, istruttivo e piacevole.

– Comunque un po’ megalomani a letto bisogna esserlo.

– Sì, ok, guardate porno per imparare la tecnica, ma non vi ci fissate.
La tecnica conta, ma non è al centro di niente.
Nei film sembra così importante perché, spessissimo, c’è solo quella, e poi considerate che quella è una tecnica per produrre scene di un film, non per fare sesso nella vita reale. Ci sono gesti, posizioni e comportamenti molto hot in scena che in una scopata vera sono privi di senso e viceversa.

– Cosa ci fa lei con la gamba alzata in quella posizione? Semplice, serve perché la telecamera possa inquadrare lì sotto. Vi venisse in mente di alzarle la gamba allo stesso modo, soprattutto se la vostra lei non è una ballerina, potreste causarle un intorpidimento all’arto e contratture muscolari.
Non è sexy.

– Al contrario ci sono posizioni che in una scopata sono esaltanti, ma non vedrete mai in un film porno. Più ne scoprite, più aumenta il vostro punteggio. Tanto la maggior parte dei maschi propone sempre le solite due o tre cose che ha visto nei film.

– Ad esempio non vedrete mai la posizione con lei sotto e lui sopra, frontale, tipo missionario, dove la penetrazione avviene con lo strusciamento completo dei due corpi; con uno sfregamento della maggior superficie possibile, soprattutto del pube e del clitoride.
Il motivo per cui non viene mostrata spesso è semplice: non si vede nulla, non è buona per una ripresa video, ma è valida per fare dei bei viaggi sulla luna.

– E’ vero come ho letto da qualche parte sul web che “il clitoride non è la rotellina del mouse”.
Infatti se ci passate la lingua o accarezzate la rotellina del mouse non succede nulla… Però ragazze, neanche l’uccello è il cambio della vostra auto!

– Sulla depilazione fate un po’ come cazzo vi pare.

– Il sesso non è l’unica forma in cui il corpo si può esprimere. Esistono anche la danza, lo sport, le arti marziali, lo yoga, i massaggi… ecc.
Quello che migliora l’espressione corporea, almeno potenzialmente, migliora la vita sessuale.

– Guardare filmati porno insieme.
Qualche volta sono stato con una donna a cui piaceva guardare pornografia e guardarla insieme è stato, oltre che divertente, istruttivo ed è stato bello parlarne e scoprire che vedevamo cose diverse nella stessa scena.
Non forzate mai una ragazza a guardare pornografia. Proponetelo se vi fa piacere, ma non insistete. Sarebbe controproducente per i vostri scopi suini.

– Girare filmati dove fate sesso.
Se siete giovanissimi rimandate. Se proprio ci tenete… fate in modo che il filmato rimanga solo a lei.
Se vorrà cancellarlo lo farà.
Le ragazze sono più ricattabili dei ragazzi su questo e non importa se alcune ci scherzano con questa cosa. Sbagliano; non è uno scherzo.

– Adesso va di moda tra i giovanissimi (e non solo) questa cosa del porno-revenge. La vendetta nei confronti della partner attuata con la pubblicazione in rete di filmati privati.
Sappiate che:
1 – è una grave forma di violenza,
2 – è fortemente illegale e giustamente punita per legge,
3 – chi fa una cosa del genere non vale un cazzo.

– Sex toys.
Ne esistono di tutti i tipi, di tutte le fogge, per tutti gli usi, per tutti i gusti e per tutti i portafogli.

– Se piacciono, perché no?

– Per le ragazze giovani non so, ma le donne adulte non è raro che possiedano dei sex toys che ogni tanto usano in coppia per giocare e più spesso, da sole per masturbarsi.

– Non so quante siano le donne che sono appassionate di tutta la giocattoleria. Di solito ne usano alcuni e non sono interessati ad altri.
Alcune donne non sono proprio interessate, altre li odiano proprio.

– I sensi.
Il porno è finzione. Questo non significa che coloro che recitano non facciano sesso davvero. Lo fanno e parecchio, ma lo fanno per girare video, quindi per stimolare solo l’occhio. Sesso si fa invece per stimolare tutti i sensi. Si entra nel campo del gusto, dell’olfatto e soprattutto del tatto… oltre che naturalmente della vista.
Certo anche l’occhio vuole la sua parte, però avete visto più della vostra attrice preferita che della vostra fidanzata, ma non l’avete mai toccata. Toccare la realtà con mano ha tutto un altro sugo.

– Le dimensioni dei corpi in una scopata sono maggiori di quelli visti in una scena di un film. Inoltre hanno un 3D perfetto.

– Tenere presente che l’eccitabilità sessuale nell’uomo passa molto da ciò che vede, mentre per la donna, di solito, passa maggiormente dalla stimolazione degli altri sensi e, in misura minore, dalla vista.

– Ah, ragazzi e ragazze: una cosa che non vi piace è innanzitutto una cosa che non vi piace, non è per forza una cosa che “fa schifo”.

– Il pompino.
Che dire… son state salvate più vite da un pompino fatto bene che dagli antibiotici.
Però se lei è alle prime armi come voi, non è detto che sia un’autorità in fatto di pompini. Crescete insieme, non c’è niente di più divertente.
Soprattutto non siate bruschi, né aggressivi, nelle vostre richieste.
Piuttosto che dirle che sta sbagliando qui e là, ditele cosa vi piacerebbe che facesse e se le prime volte vi trovate con qualche dentata sull’uccello non fatene una tragedia nazionale, sopravviverete.

– Il pompino è un gesto gentile nei vostri confronti. Trattatela con gentilezza.
Questo non vuol dire che, oltre che carezzarle la testa, le tette ecc, non dobbiate in qualche occasione tenerle la testa con le mani ed essere più grintosi, ma all’inizio andateci piano. Soprattutto restate in ascolto. Anche il pompino, come tutto il resto, si fa in due.

– Ci sono donne per cui il pompino è un atto più intimo della penetrazione e che magari lo fanno solo quando si fidano veramente del partner. Ci sono donne che lo fanno di rutine e alcune che non lo fanno proprio.
Solito discorso, lo schema fisso: pompino, scopata, sborrata è fiction. Anche se è basato su una storia vera.

– Leccare la fica.
Anche se può sembrare strano valgono un po’ le stesse considerazioni fatte per il pompino. Ci sono ragazzi per cui leccare è più… difficile che fare altre cose.
In generale, nelle mie relazioni ho, quasi, sempre leccato parecchio perché mi piace, ciò non toglie che ci possano essere anche gusti diversi dai miei.

– Se nei rapporti occasionali il sesso orale può essere una scelta valutabile, nei rapporti fissi è di solito una pratica che aiuta ad entrare in intimità e permette di aumentare la propria autostima in quanto ci fa sentire in grado di capire il partner e dargli/le piacere.

– Anche qui solito paragone col porno. Nel porno, ad eccezione del genere lesbo, le scene di cunnilunguo (scusate la parola) sono in disuso.
E’ comune trovare lunghi ed estenuanti pompini, ma le sequenze di slinguamento della passera sono ridotte al lumicino e quando ci sono sono (quasi) sempre parecchio risicate.
Stesso discorso: capita spesso di vedere lui che tiene la lingua sopra al clitoride od usa solo la punta della lingua, non perché quello sia l’unico modo di leccare, ma perché se copre la potta non si può riprendere la scena… Ci sono mille modi di leccare una vulva, ma dal porno non sempre emerge questa varietà. Forse di più nel porno girato fino agli anni ’80.
In quello contemporaneo queste scene sono solo punteggiatura; servono a far vedere che c’è una potta e che è pronta a ficcare.
Invece nella vita reale sono tutt’altro che punteggiatura.
Una leccata può fare miracoli.

– Quando si tratta di slinguamento vertiginoso della fica, di solito, le donne non fanno molto caso alla forma con cui viene espresso il concetto. In ogni modo esiste anche un modo molto carino per dirle che volete leccarle la fica ed è: “baciare”. Questa è un’espressione che mi piace parecchio perché descrive cosa realmente succede.
“Leccare” dà un po’ l’idea di francobolli.
Ok, “baciare” si può fraintendere, ma se lo chiedete mentre state già baciando in bocca lei capisce. Se non capisce specificate che vi riferite all’altra bocca. Insomma…

– Una donna può sborrare molto più di un uomo.

– Le ragazze sbrodano parecchio, ma lo fanno ognuna in modo diverso.
Quindi se, slinguando la patata della vostra ex, lei buttava come la sistola di vostro nonno quando annaffia i pomodori e invece la vostra attuale tipa no, non significa per forza che le piaccia di meno. Semplicemente si lubrifica in modo diverso, o anche meno, ma non vuol dire che goda meno.

– Ci sono donne che in ogni caso hanno difficoltà a lubrificarsi. Se questo succede in età giovanile potrebbe essere un problema fisico o psicologico. Se vi capita parlatene, magari suggeritele di parlarne al medico, non fate gli specialisti e, soprattutto, non siate giudicanti o frettolosi. E’ in questi momenti che si vede se uno è un uomo od un coglione.

– Leccare il buco del culo: già che ci siete; è subito lì!

– Il sapore di lei non vi andrà mai più via di bocca. Vi accompagnerà per tutta la vita. Sappiatelo.

– Ogni tanto un bel 69 mette allegria.

– Le mestruazioni.
Le femmine hanno un ciclo mestruale; naturalmente lo sapete già, se non lo sapete lasciate perdere per il momento quello che state leggendo e informatevi bene sul funzionamento del vostro corpo e su quello dell’altro sesso. Anzi, fatelo anche se lo sapete. Tutto tempo speso bene.

– Lo so che in Italia non viene insegnata nelle scuole l’educazione sessuale, ma dato come viene insegnato il resto, non saprei dire se è un bene o un male.

– Però voi informatevi. Sulla contraccezione, sul corpo, sulla sessualità. Incuriositevi. Cercate persone competenti e preparate e possibilmente laiche.
Ascoltate più di un parere prima di farvi un’idea.
Se leggete delle cose tenete presente che non tutte le pubblicazioni sono obiettive, c’è chi vi vuole controllare la vostra sessualità per controllarvi anche fuori dal letto…
…sto uscendo dal seminato…
Era per dire che porno o non porno, bisogna sapere qualcosa. Più si sa, più e meglio si riesce a fare.

– Insomma dicevamo che la fica non è che serva solo e soltanto per i trastulli e per essere inquadrata nei video porno, ma ha anche una funzione che definirei… “vitale”.
Visto che, come dice Woody Allen, usciamo da lì e poi passiamo tutta la vita a cercare di rientrarci, consideriamola da più punti di vista.

– Circa una volta al mese, per un periodo che va da 3 a 5 giorni circa la donna espelle l’endotelio dell’utero, se non è avvenuta la fecondazione dll’ovulo.
In quel periodo ci sono parecchie variazioni ormonali nel corpo femminile e sono accompagnate a instabilità dell’umore, stanchezza e anche dolori.
Qualche giorno prima delle mestruazioni queste variazioni ormonali che poi indurranno il distacco dell’endotelio e il flusso mestruale, vanno sotto il nome di sindrome premestruale. Periodo in cui solitamente è maggiore l’irritabilità e non rara la presenza di dolori fisici.

– Siate gentili.

– In generale le donne non amano molto fare sesso intorno al ciclo. Ma anche gli uomini non è che ci vadano matti.
Però dipende, ci sono donne che fanno sesso durante le mestruazioni. Alcune sono eccitatissime nel periodo che le precede e alcune sono eccitatissime proprio durante le mestruazioni.
Variabilità massima.

– Non prendete iniziativa in questo periodo. Sentite quello che hanno voglia di fare e fatelo.

– La durata. La pornografia è finzione e va bene l’antico proverbio: “né largo che slarghi, né lungo che sfondi, ma duro che duri”, però tenete anche presente che c’è il montaggio nei video porno e ce ne è tanto.
La durata di un coito in un film porno è quasi sempre irreale. Vengono girate molte sequenze in più tempi e poi montate, spesso viene ripetuta anche la stessa sequenza dentro una scena.
Una durata appagante è una durata giusta. Quella con cui si raggiunge il massimo piacere possibile.

– Effettivamente da giovani può capitare di venire troppo presto, come da maturi di non partire proprio. Però entrambe le cose vanno viste nel contesto del rapporto che avete instaurato con la partner.
Nel caso siate stati un po’ troppo… “sbrigativi” le potete sempre dire che siete venuti troppo presto (perché eravate tanto eccitati, mi raccomando). Poi continuare con la lingua e con il resto fino a farla venire e dopo poco ripartite. Vedrete che apprezzerà.
Anche qui… se potete fatevi un bidè. Apprezzerà anche questo.
Tutte robe che danno punteggio.

– Anche ammesso che siate dei martelli pneumatici (cosa che può risultarvi utile se amministrata bene, ma che di per sé non fa di voi dei talenti) tenete presente che il sesso è bello perché è vario. Se dopo venti minuti che andate di cilindro/pistone non succede un gran che… beh, provate a cambiare posizione o numero, prima che lei vi dica qualcosa, va!

– Non esistono persone per tutti i gusti. Nessuno fa eccezione.

– Se avete l’abitudine di mettervi le cornette usate il preservativo con i vostri partner occasionali. Valido sia per lui che per lei.

– Il porno tende ad essere monotematico. Un genere per volta, una fantasia per volta, una perversione per volta… e si gode solo di quello. Nel mondo reale c’è più varietà.
Una situazione sessuale, per quanto eccitante possa essere, se ripetuta all’infinito può venire a noia. Le attrici e gli attori che recitano nei video sono pagati per non farsele venire a noia e insistere fino alla fine delle riprese. Ricordiamocene.

– Non vi fissate su una cosa sola. Fissatevi su tutte… o almeno su parecchie.
Però a letto meglio fare poche cose fatte bene, che parecchie fatte male. IMHO.

– Il sesso se lo godono gli appassionati non gli ossessionati.

– Ogni tanto, per curiosità, provate a guardare un film porno senza audio e vedete cosa vi suscita… potete farlo anche con altri tipi di filmati, non solo col porno.

– Il culo.
Il sesso anale può essere molto appagante o molto frustrante per entrambi. Naturalmente tifiamo “appagante”!

– Dall’idea che ci si fa del sesso anale nei film porno pare sufficiente abboccare l’uccello al buco del culo, dare una spinta e vai con lo zin zin.
La realtà è più articolata.

– In generale in questa guida minimale voglio far passare il fatto che non ha senso credere che tutto sia immediato e scontato come nelle immagini. Anche nella pubblicità (che è sempre pornografia) arriva un tizio che entra in un negozio e subito dopo esce felice con quella cosa oppure quell’altra nella sporta della spesa e sembra che non gli sia costata nulla.
Invece nella realtà le cose hanno un costo, se non un prezzo.
Nel caso del sesso anale bisogna essere molto delicati e imparare un po’ di cosette prima e applicarsi con dedizione…

– Esistono, anche in rete delle guide su come praticare il sesso anale. Non contengono “la Verità”, però darci un’occhiata può essere utile.

– Siccome siete maschi prima o poi il culo alla vostra partner lo chiederete.
Ok, benissimo, però tenete conto che non è una cosa da nulla.
Se pensate che sia una cosa da nulla compratevi un dildo anale e provate. Poi mi dite.

– Non dico questo per raffreddarvi. Anzi, occorre una bella dose di ardore per metterlo in culo, ma tenete conto che ne occorre almeno il doppio per prendercelo.

– Nel sesso anale la buona riuscita dipende per il 70% da chi riceve e per il 30% da chi mette.
Però giocatelo bene quel 30% perché può fare la differenza.

– Una donna con cui sono stato e che ha sempre goduto anche col culo amava ripetere che lei lo prende per quella via solo quando è effettivamente rilassata perché per lì ogni minima tensione ti fa sembrare che il cazzo arrivi dentro il cervello ed è una sensazione davvero dolorosa.

– Il buco del culo non è fatto principalmente per farci passare cazzi o altri oggetti. Ciò non toglie che possa essere usato con profitto per il piacere sessuale.
Lo sfintere è notoriamente piuttosto stretto e prima di arrivare alla penetrazione richiede una lunga sessione di lingua e altre cosette.
Ad essere stretto, ma per fortuna elastico, è solo lo sfintere, perché dentro c’è molto posto. Infatti quando vedete i filmati dove ci sono dei cazzi di dimesioni spropositate noterete che quasi sempre l’attrice ha più difficoltà a gestirli con la potta che con il culo.

– Nel porno ci sono attrici specializzate nel sesso anale. Una volta ho visto un video di Belladonna, dove mostrava bene la preparazione prima di una scena anal. Non mi ricordo il titolo, ma era interessante.
Le attrici si preparano minuziosamente prima di ogni scena anal sia svuotandosi e lavandosi bene l’intestino con clisteri, che passando ripetutamente nell’ano dei plug in gomma di dimensioni crescenti fino a rendere lo sfintere morbido ed elastico.
Questa è la parte che non vedete di solito nei video e il fatto di non vederla vi può dare l’illusione che il culo di una donna sia un tunnel in cui può passare di tutto di più.

– Per il culo vale quello che si è detto per il resto. Se una in culo proprio non ce lo vuole è inutile insistere.
Sesso anale non è solo e soltanto penetrare l’ano con l’uccello.
A titolo di esempio: raramente si trova una donna a cui non piaccia farsi leccare e trastullare il buchetto.

– Se né te, né lei l’avete mai fatto, passerei un po’ di tempo a guadagnarmi la fiducia anale della partner. Se ogni volta che fate l’amore lavori un po’ il sederino… vedrai che da cosa nasce cosa.

– Non è per forza difficile, con alcune è del tutto naturale, però in generale ha un grado di difficoltà maggiore della penetrazione vaginale.

– Se avete la fortuna di praticare sesso anale con una donna che già ha esperienza fatevi guidare da lei. Andrà tutto bene.

– In ogni caso la preparazione migliore sarebbe quella descritta prima, ma quella è la preparazione di una professionista e lei deve essere in grado di farci passare di tutto e di dimensioni ragguardevoli. La buona notizia è che nella realtà vissuta se siete due persone con una grande affinità è tutto più easy.

– Su questo scrive Andrea nei commenti: ” È provato che i lavaggi descritti per come li fanno le pornostar sono dannosi: alterano le caratteristiche biologiche della zona anale e questo può causare infezioni e altri problemi. Pulizia ok, ma senza esagerare, soprattutto non usare detergenti.”

– Lingua e dita prima di usare il pene (scusate la parola) servono, ma può servire effettivamente anche un plug o un fallo di gomma. Non usate roba dura per preparare il culo. E’ controproducente. Se non avete sex toys adatti limitatevi ad usare le dita, sempre con molta attenzione. Chiaro che anche di questo bisogna che ne parliate… con le sorpresine andateci piano, non conosco la vostra partner, ma di solito, le sorprese fanno strizzare un po’ le mele. Capite che non è il caso.

– Deve essere molto eccitata. L’eccitazione apre lo sfintere.

– Se il culo se lo vuole preparare da sola farà sicuramente meglio di voi.

– Lubrificazione. L’ano non si lubrifica naturalmente come la vagina. Ora io consiglio l’uso di lubrificanti, quelli che si trovano in farmacia, ma ormai anche al supermercato e sono fatti in modo da non ledere il preservativo.
Oli vegetali, burro, olii, vasellina e in generale grassi danneggiano il lattice del preservativo e sono da evitare.
Alcune ragazze non vogliono lubrificanti artificiali, ma solo i propri umori vaginali e saliva. E’ questione di gusti.

– I lubrificanti vanno messi sulla vostra verga e nell’ano. Non solo esternamente come di solito viene mostrato, ma anche dentro, con le dita. Non vi basate su quello che vedete nei video dove danno una passatina sopra e via. Il motivo per cui possono fare così è che lei si è già riempita di lubrificante prima di girare la scena.

– Usare ortaggi per questo scopo (zucchini, cetrioli ecc): quoto le parole usate nei commenti, sempre da Andrea: “Una zucchina in culo è molto pericolosa, la muscolatura dell’ano è potente e il rischio risucchio è alto: si rischia di finire al pronto soccorso per fare estrarre l’ortaggio… Non a caso tutti i dildo anali e i buttplug hanno una base che non permette all’oggetto di risalire.” Mi sembra che non avrei potuto dirlo meglio e se ho parlato di zucchine in una precedente versione è perché normalmente si usano impugnandole, ma  tenete conto di questa osservazione. E’ importante.

– Se vi disturba il fatto che possiate smerdarvi l’uccello non praticate sesso anale infatti ci sta che succeda, anche se non è comune. Di solito le ragazze non danno il culo se non si sentono vuote, ma in ogni caso lo state infilando sempre nel retto di una persona, quindi… Non enfatizzate la faccenda, tenete della carta a portata di mano, pulite e continuate.

– All’inizio della penetrazione respirate insieme profondamente per più volte.
Ricordatevi sempre di respirare durante il coito anale. Se il ricevente trattiene il respiro l’ano si contrae.

– Se vi respinge perché sente dolore non forzate.

– Per alcune è più semplice e appagante farlo salendo sopra e cavalcando l’uccello. Non c’è una regola.

– Una certa sensazione di fastidio all’inizio della penetrazione anale è normale. Come può esserlo lo stimolo a defecare. Passa velocemente.

– Potete sfiorarle il clitoride, ne avete facoltà.

– Se funziona: super! Sennò non disperate, parlatene insieme e magari valutate la decisione di provare più tardi o un’altra volta.

– Non è detto che una tipa abbia voglia di succhiare il cazzo che ha appena preso in culo.

– Adesso non è raro che una donna chieda il culo al proprio uomo. Io quando me l’hanno chiesto gliel’ho dato, ma voi fate come volete, il culo è vostro.
Ah, non vi venga in mente l’idea: “le dico di sì, tanto come vuoi che lo faccia!”.
Fanno.
Non vi preoccupate come… ma fanno.

– Sesso estremo.
Qui bisogna tirar fuori un discorso: il sesso estremo non ho capito bene cosa sia. Per ogni persona certe cose sono estreme e altre no, e ognuno ha un po’ i suoi criteri.
In generale nel porno si intende per sesso estremo tutto quello che va dalle gag-bang, all’esibizionismo pubblico, sado maso, bondage, fetish, cuckhold, umiliazione, pissing, scat, fist-fucking sia anale che vaginale, pegging, bestiality, bukkake… a qualche altro centinaio di sottocategorie.
Per quanto mi riguarda qualcuna di queste le ho provate, altre non mi è mai capitato l’occasione, la maggior parte non mi interessa proprio.

– Finiscono nel porno cose (che non sto qui a nominare) che col sesso hanno veramente poco a che fare, ma vengono considerate pornografiche perché nello spettatore sviluppano un senso di attrazione/repulsione e una qualche eccitazione fisica e mentale.
Tutto quello che riguarda: forzature, non consensualità, danneggiamenti fisici o danni permanenti, ha molto a che vedere con la psichiatria e poco col sesso. Decisamente da evitare.

– Il sesso è relazione e può avvenire solo fra persone adulte, consenzienti e in grado di decidere.

– Per prima cosa vale un principio di prudenza.
Detto questo vi invito a riflettere su una cosa semplice: nel porno conta molto quanto riescono ad aumentare l’intensità nella mente di chi guarda.
Con certe pratiche “estreme” è facile produrre immagini che danno un qualche shock allo spettatore, ma non è detto che siano di per sé piacevoli. Alcune proprio non lo sono.

– Molte di queste pratiche sono solo scena.

– In linea di principio più si tratta di pratiche non comuni, più la produzione pornografica tende a rappresentare queste cose sotto una luce morbosa e degradata e a sottolineare il lato “sporco” e oscuro della sessualità. Ciò è discutibile, ma bisogna prenderne atto.

– Occorre anche tenere presente che nel porno vengono accomunate situazioni che hanno poco a che fare tra loro. Ad esempio il fist-fucking viene di frequente associato al sadomasochismo pur non essendolo.
Il fist fucking richiede una grande fiducia e una forte relazione fra chi lo pratica, attivamente e passivamente e in generale richiede un clima di rilassatezza, altrimenti ciao.
Oppure lo spanking, la pratica di sculacciare prima dell’atto sessuale che anche questo viene accomunato al sadomasochismo…

– Un po’ di cose lasciatevele per quando avrete 40 anni. A 20 anni o giù di lì penso che vi farebbero solo perdere tempo.

– Ci sono pratiche che contrastano con la salute. Considerate di passare a quella dopo.

-Alcune pratiche possono essere gradevoli se praticate con moderazione e intelligenza, ma sgradevoli se si supera il limite.

– Non fate mai niente con la corrente elettrica. Mai!

– Se legate o vi fate legare cercate di non esagerare, visto che siete senza esperienza. Non fate legature pericolose.
Non legate mai intorno al collo. Mai!

– Quelle pochissime volte che ho provato il bondage sono finito aggrovigliato come Willy Coyote quando maneggia la corda per catturare Bip Bip.

– Hard vuol dire “duro”, “forte”; non vuol dire “cretino”.

– Due sculacciate durante la pecorina non sono sadomaso, e se lo fossero va bene lo stesso.

– Mi raccomando: gli sculaccioni non forti, salvo che lei non lo chieda, però decisi sì.
Gli sculaccioni flaccidi non si possono né vedere, né sentire.

– Se vi dice “più forte” aumentate gradualmente l’intensità fino a trovare quella giusta. Il sesso è comunicazione.

– Difficilmente con una ragazza che ha una visione della sessualità molto distante dalla vostra potrete trovarvi bene (e lo stesso per una ragazza nei confronti del maschio). Forse è un/a vostra/o amica/o, non un/a vostra/o partner. Ma questo ognuno lo scoprirà per conto proprio. A proprie spese!

– Sborrare è bello. Per un maschio schizzare coincide in modo univoco con l’orgasmo ed è molto appagante per la vostra partner sentire che state sborrando.

Ma:

– Il porno è dominato dall’onnipresente CUM SHOT. La sborrata finale, che ormai è diventata una chiusura standard in qualsiasi scena di sesso esplicito. Cumshot che letteralmente significa “colpo/sparo di sborra”, “sborrata” è quella scena in cui (qualsiasi cosa sia successo prima) lui sborra in bocca, o in faccia, a lei.
Perché viene usato così spesso? Perché è molto scenografico. L’attrice porno può fare tutti i ghirigori con la lingua sborrosa sul cazzo imbarzottito, mentre guarda in camera ecc ecc. Fa scena.
Il finale nel sesso reale è più vario e se in certi caso sborrare in bocca a lei è un bel finale, in altri è assolutamente fuori luogo.
Ogni canzone ha il suo finale, non potete pensare di finirle tutte con una rullata di tamburi.

– Personalmente non amo troppo il cumshot. Salvo casi sporadici lo trovo piuttosto banale.
Se usate il preservativo e state penetrando la vostra partner è bello far salire il piacere e venire dentro. Nei porno invece succede che se il maschio indossa il preservativo e sta scopando con la femmina e magari entrambi stanno per raggiungere l’orgasmo… ecco, proprio sul più bello:
1- lui esce,
2- toglie il preservativo,
3- si dirige frettolosamente verso la bocca di lei (aperta da contratto) e ci sborra dentro alla bell’e meglio.
Serve per far vedere la sborra allo spettatore.
Però in una scopata reale siete voi il co-protagonista e raramente questa è la cosa più interessante da fare.
Almeno io la penso così.

– Tenete di conto invece che non tutte le ragazze hanno voglia della vostra sborra in bocca o non ne hanno voglia sempre. A scanso di equivoci, soprattutto sul finale di un pompino, è buona educazione avvertire che state per venire. Lasciate che lei diriga la vostra sborra a proprio piacimento.
Difficilmente sbagliano.

– Alcune donne sono molto orgogliose delle loro tette. Una sborrata lì sopra può essere un buon tributo.
Evitate di farlo invece con una ragazza che ha complessi per le sue tette… non c’è bisogno di dirlo, ma diciamolo. Purtroppo ce ne sono tante, ma un discorso articolato su questo argomento va ben oltre gli scopi della guida.
Anche una sborrata sulla schiena o sul pancino può avere un certo fascino.
In ogni caso, se si ha intenzioni di fare cose con la sborra è conveniente dirlo prima e magari parlarne.

– Sesso di gruppo. Non lo so, non ho nessuna esperienza. Credo che prima comunque valga la pena imparare a far sesso in due.

– L’ingoio.
L’ingoio, nonostante sia una pratica molto hard è scomparso, o quasi, dal video porno, sostituito appunto dal cumshot.
Anche qui il motivo principale è semplice. Non si vede nulla! Non si vede la sborra… non si può inquadrare.
Ce ne sono altri di motivi: l’ingoio comunque è un trasferimento di sperma da un corpo ad un altro dove non si manifesta la sottomissione, anzi nell’ingoio è quasi sempre chi succhia a dirigere il gioco ed a dominarlo.
Nel cumshot la sottomissione è talmente esplicita da diventare banale.
Sempre secondo me.
Vale sempre il solito discorso che non tutte le donne amano l’ingoio o magari lo praticano solo in una relazione stabile e consolidata.

– Nel caso invece andiate matti per il cumshot e la vostra partner lo stesso tenete presente che la sborra negli occhi brucia.
Esistono gli occhialetti da piscina.

– Dopo un orgasmo vale la pena di essere contenti di quello che abbiamo goduto, piuttosto che insoddisfatti di quello che avremmo potuto godere.

– Ok, siete venuti e lei?
Nel dubbio chiedetelo. Domandare è lecito, rispondere è costesia.
Se lei non è venuta manca un orgasmo all’appello. Datevi da fare ecc.
Vi potrebbe però capitare che, in quel momento, lei non sia interessata all’orgasmo e sia appagata così. Succede. A differenza di noi che stiamo come bestie al macello se ad un certo punto non svuotiamo i coglioni, una ragazza può essere, in certe occasioni, appagata anche senza l’orgasmo.

– La sottomissione, nonostante quello che ne dicono alcuni/e fa parte del gioco sessuale. Come il sale fa parte di una pietanza. Attenti a non salare troppo la minestra.
Sottomettete e sottomettetevi, è il nostro mondo animale che viene rappresentato. Però ricordatevi che state giocando. Come i bambini. E’ solo un gioco. Un gioco da adulti.

– Dopo il rapporto non fate i minchioni, non vi mettete a esaltare le virtù della vostra minchia. E’ un buon metodo per cascare di culo alla vostra partner.

– Coccolarsi un po’ dopo l’orgasmo non rientra nei canoni del porno. Invece vale la pena. C’è un momento per la passione e anche uno per la dolcezza. Mischiarli un po’ è divertente.

– Addormentarsi dopo è il massimo. Non lo vedrete mai in nessun film.

– Per quanto potrete essere o diventare bravi a letto non vi salverete dalle pene d’amore.

– Il sesso è bello. Cercate la bellezza in quello che fate. Cercate di mettercene sempre almeno un briciolo.

-Siate folli, ma non idioti. Usate il preservativo.

 

Foto iniziale di Dom Garcia

Un ringraziamento speciale a coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questo scritto e che con i loro suggerimenti lo hanno migliorato. Vi sono grato anche per avermi incitato a pubblicarlo. Grazie.

 

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Outing

Voglio scrivere due parole per come la vedo io la storia dei diritti degli omosessuali. Non ho nessuna competenza giuridica, né di altro tipo. Il mio è solo uno sfogo personale. Intanto parliamo di sesso, visto che è questo che ci destabilizza. Alla rispettabile età di 45 anni credo di poter dire che rientro nella angusta categoria degli eterosessuali. Però devo aggiungere subito che la mia eterosessualità è dissidente. Nel senso che qualsiasi cosa abbia pensato qualcuno riguardo a come deve essere la mia sessualità non mi riguarda.
Mi sono masturbato molto, perché le persone che non si masturbano non sanno quello che vogliono. Io invece voglio sapere quello che voglio quando poi mi trovo accanto il corpo di una donna.
Non sono mai andato a puttana e non ho niente contro chi lo fa, semplicemente ho chiesto alle mie compagne di essere anche puttane. E non me ne sono mai pentito.
Io sesso lo faccio per provare piacere. Siate comprensivi, non mi concedo molti altri lussi e per me il sesso è un lusso.
Ringrazio tutti quelli e tutte quelle che non mi hanno fatto sentire normale. Visto come se la passano i normali anche questo mi pare un lusso.
Proprio il fatto di impiegare buona parte del mio tempo libero a sperimentare o immaginare il piacere mi impedisce di stare a sindacare cosa sperimentano o provano gli altri.
Per dirla con le parole di Aldo Busi: non capisco cosa ci trovino di pericoloso alcune persone nel il fatto che qualcuno il culo non lo usi solo per cagare o per farsi venire le emorroidi, ma anche per godere.
D’altronde molti di voi il culo lo usano per godere in vario modo e molte di voi hanno normalmente rapporti anali. A nessuno sono mai spuntate le branchie per questo. Personalmente ritengo anche che trascurare il proprio ano e quello del partner sia di una maleducazione imperdonabile. Ma è un’opinione.
Per alcuni il problema è Dio. E qui il discorso si fa veramente scabroso.
Ora io di Dio non ne so molto, ma quando penso ad un concetto come “Dio” penso alle galassie, alla teoria delle stringhe, all’attrazione degli elementi, alle forze che governano l’universo, al vuoto, al silenzio, allo spazio ed al tempo… e mi misuro su questa scala. Non ce la faccio nemmeno a pensare a dispute sessuali. Deve essere tipico dei miscredenti perché siamo gente che le esternazioni in terra di Dio le segue e non le segue.
A seguirle in effetti è un bel grattacapo; ad esempio non si capisce perché l’Essere Supremo, l’Insondabile, l’Eterno ecc ci abbia prima dotati di un complesso sistema idraulico, endocrino e nervoso in grado di esprimere il piacere fisico e mentale in una infinità di modi e poi ci abbia fatto sapere tramite alcuni suoi messaggeri che tutto questo è uno schifo.
Qualcuno obiettera che nemmeno questo è il punto. Ed ha ragione.
Il punto è che affermare i diritti di tutti non è una lotta per i gay o per qualche minoranza sessuale, ma significa che la comunità di cui facciamo parte non accetta che ci siano delle minoranze per le proprie scelte di gusto. Non esistono maggioranze sessuali. Ce l’hanno solo fatto credere, per millenni, e l’hanno fatto per dividerci.
Voglio dire che anche quando, finalmente, avremo accettato la sessualità di tutte e di tutti, non saremo nel paradiso. Staremo di nuovo in piazza contro il primo presidente gay degli USA che ordinerà un qualche massacro in qualche remota parte del mondo. Ci saremo di nuovo, più o meno etero o più o meno omo o più o meno qualcos’altro. Ma ci saremo con la consapevolezza che il tempo che ci è dato vivere può servire per portare alla luce le vere contraddizioni ed i veri conflitti per cui lottare ha un valore universale.

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Tra socialismo e barbarie

Suruc

“Quando un dipendente incazzato se la prende col suo principale in Francia, dato che è musulmano, arrivano titoli a 9 colonne e speciali televisivi sullo scontro di civiltà.
Ieri un attentato terroristico, in Turchia, ha ucciso 32 giovani militanti di sinistra, ragazzi e ragazze appartenenti a uno dei gruppi che ha formato l’HDP (poche settimane fa entrato, con un successo storico, nel parlamento turco), mentre andavano a portare solidarietà a Kobane, cioè sul fronte di uno scontro piuttosto vero e concreto. E pare che non sia successo nulla. Sui media italiani si parla dei profughi. Come se una parte non secondaria dei profughi che ospitiamo non scappasse esattamente dalla barbarie che Kobane prova da mesi a fermare, la stessa barbarie che ha ucciso quei 32 ieri. Come se potessimo davvero ignorare quello che sta succedendo in Siria e, ora, anche in Turchia.
Inutile nasconderlo: questa storia sta toccando in particolare alcuni di noi perché le vittime sono molto simili a noi, solo molto più coraggiose. Giovani militanti che sanno da che parte stare, tra socialismo e barbarie. E però fermare quella barbarie dovrebbe interessare anche ad altri. Ci sono 32 ragazzi che sono partiti dalle loro città, per andare a dare una mano al confine del mondo, e non sono più tornati. Chi è tornato, lo ha fatto camminando sui cadaveri dei propri amici e compagni. Davvero fa venire i brividi solo a noi? Davvero ce la sentiamo di girarci dall’altra parte, pur di non toccare gli interessi di quel confine? Davvero la cattiva coscienza della Turchia e dell’Occidente sulla questione curda vale più di quei 32?”
Lorenzo Zamponi

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Keep Calm…

cVnpLtRo

Avevo scritto un post offensivo. L’ho cancellato non per rispetto dei destinatari delle offese, ma piuttosto per rispetto mio e per timore che un po’ di certa spocchia che tento di combattere mi si appiccichi addosso.
Provo a scriverlo su un registro politically correct che a tutti/e gli/le adepte dell’associazionismo PD piace tanto. Questo tipo di personaggi si sono sentiti molto tirati in causa dalla questione greca e, data l’onda di giubilo a sinistra, si sono messi persino in testa il cappello dell’ironia e del cinismo, assumendo l’insolito ruolo di voci controcorrente.
Ecco volevo dire questo:
1) se pretendete di risolvere l’economia con l’esempio del fruttivendolo che vende a credito e del furbetto che non gli restituisce i soldi credo fareste bene a farvi un’idea anche superficiale dell’economia.
2) linkiesta è una roba di regime (siete rimasti gli ultimi a non saperlo).
3) abbiate il buon gusto di dichiarare che state con Renzi e con la Troika e che quindi il modello europeo degli ultimi quindici anni vi sembra soddisfacente piuttosto che fare i paladini del buon senso. Perché nel fatto che un paese possa essere fatto fallire come un calzaturificio non c’è nessun buon senso.
4) il pericolo dei colonnelli in Grecia non è una barzelletta. Quella dei colonnelli è stata l’ultima dittatura fascista in europa e l’unica in epoca moderna. Al punto che ha rappresentato a lungo e tuttora rappresenta per alcuni un modello negli ambienti dell’estrema destra.
5) non capisco cosa ci sia di buffo nel ricordare che la stessa Germania che ha sfruttato il meccanismo del debito a proprio vantaggio dall’istituzione dell’euro zona si vide negli anni ’50 dimezzare il proprio debito. Però a voi fa ridere, quindi ridete pure.
6) Le minacce e il terrorismo psicologico e finanziario dell’unione e l’uso dei media come propaganda di regime nei confronti di un popolo che è chiamato ad esprimersi su un referendum non è un fatto trascurabile.
7) se la Grecia avesse un arsenale nucleare nessuno si porrebbe nemmeno il problema del default.

Di sicuro ci sono almeno un’altra dozzina di punti, ma non ho tutto questo tempo da dedicare alla faccenda.

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Senza Titolo

Le unità cinofile entrano nelle scuole. Soddisfazione da parte dell’opinione pubblica e dei “mezzi d’informazione”. La prima cosa che ho pensato è: siamo in Arabia Saudita?

Questo succede in un paese semi-occidentale il cui territorio è, almeno per metà, controllato dalle famiglie mafiose. Un paese dove il consumo di qualsiasi sostanza è vertiginoso e continua a crescere. In primis le sostanze legali come l’alcool. Un paese in cui l’analfabetismo funzionale è paragonabile all’analfabetismo del diciassettesimo secolo. Un paese in cui la disoccupazione giovanile è intorno al 50% e si continua a credere religiosamente nelle ricette che hanno creato questo sfacelo.
Questo succede in un paese in cui si è abdicato ad ogni progetto formativo-educativo per lasciare libero il campo agli sciacalli della pubblicità e della propaganda.

Per un episodio del genere durante l’epoca Berlusconi si sarebbero levate le peggiori proteste e da parte di “laici” e “democratici”; i paragoni allo stato fascista si sarebbero sprecati. Invece applausi.
Gli studenti di oggi si vede che sono un branco di pecore e i loro genitori una banda di paraculi-ipocriti. Il che mi torna abbastanza con quello che vedo in giro e con il tipo di -elettorato attivo- che dall’alto della sua fascia di consumo è egemone nel paese.

Capisco che il parere di chi sta sopra di me nella scala sociale valga più del mio. (In fondo questa è l’essenza del demo-fascismo).
Capisco che se un’idea non feconda nuove idee e non genera nuove pratiche sociali, come ogni cosa fra il cielo e la terra, è destinata alla decadenza e alla morte; così è anche per la nostra instabile e incompleta democrazia.
Capisco che se il berlusconismo ha rappresentato lo sterminio tragico della democrazia, il renzismo altro non è che la stessa rappresentazione in forma di farsa ed è magari  per questo che non ci possiamo stupire più di tanto di interventi teatrali e patetici come i cani antidroga nelle scuole.

Capisco infine diverse altre cose, ma non mi fa nemmeno voglia di mettere ordine tra le idee, dato che le idee non servono più a niente. Le riconoscete solo se assomigliano a idee che avete già visto in televisione. Magari in qualche poliziesco o fra una pubblicità e l’altra. Chi esce dallo schema va incontro allo sconforto e all’isolamento sociale da parte di tutti, e per “tutti” intendo anche gli stregoni del dissenso; che propongono solo versioni contro-polari del main stream.

Il fascismo è stato più violento, ma ciò che vedo nella mia epoca non ha niente da invidiare in quanto a efficienza.

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I due modi

Pieter Bruegel

Chi detiene il potere ha due modi per distorcere la visione della realtà. Il primo è censurare il dissenso, il secondo consiste nel promuovere la menzogna.
Il primo è più adatto al controllo dei popoli meno invasi dall’immagine e dal flusso di informazioni. La seconda è adatta alle masse consumiste.
Il secondo metodo consiste nel validare alcune storie rispetto ad altre senza però censurare nessuna storia. Questo metodo ha l’indubbio vantaggio di lasciare il campo libero a schiere di “liberi pensatori naif” che aumentano il rumore di fondo con le loro cazzate. (E come lavora bene l’infiltrato che non sa di esserlo e che anzi crede di combattere il potere con le sue fregnacce, non ce n’è nel mondo.) L’Italia è la patria di questi apprendisti stregoni, ma non mancano in tutto l’occidente.
I due modi in un futuro convergeranno verso una sintesi; in alcuni paesi aumenterà il controllo per mezzo delle fregnacce e diminuirà la censura formale, mentre in altri aumenterà la censura tout court.

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